Il 22 marzo al Polo Piaggia dell’Università. Focus sugli effetti della sistematica distruzione della Biosfera non solo nei Paesi tropicali ma anche sotto i nostri occhi.
PISA – Il 22 marzo, presso la sala conferenza del Polo Piaggia (Università di Pisa) in via Matteotti 11, si terrà un importante convegno che vede tra i relatori Serge Latouche, assieme a numerosi esponenti di livello nazionale della ricerca, della didattica e della divulgazione.
Tema centrale, le radici profonde della ormai cronica crisi sociale ed economica. Saranno affrontati vari aspetti di questa complessa dinamica, ponendo il risalto il ruolo centrale che in essa gioca la sistematica distruzione della Biosfera, non solo nei paesi tropicali ma anche sotto i nostri occhi.
Ormai l’uomo con il suo bestiame rappresenta il 98% dei mammiferi terrestri. Città, campi e piantagioni occupano circa il 50% delle terre emerse, i banchi di pesca stanno scomparendo sostituiti da banchi di plastica, le barriere coralline del mondo intero stanno morendo in un mare sempre più caldo e acido, le stagioni diventano sempre più siccitose.
Mai si parla di queste cose quando si pensa alla crisi sociale ed economica, eppure è dalla Biosfera e dalla sua Biodiversità che derivano condizioni climatiche favorevoli, acqua abbondante e di buona qualità, suoli fertili. Il suo degrado provoca condizioni di ineguaglianza di accesso alle risorse che stanno generando in tutto il mondo l’aumento della povertà, dei conflitti, dei flussi migratori.
Una situazione che sta interessando anche i paesi cosiddetti “sviluppati” dove, nella vana speranza di una improbabile crescita economica che si scontra con i limiti fisici del Pianeta, si stanno promuovendo attività sempre più distruttive.
A livello internazionale forse gli esempi più noti sono la decisione di Trump di ritirare gli USA dagli accordi di Parigi o quella di Bolsonaro di eliminare le già insufficienti riserve dell’Amazzonia. Ma lo stesso accade ovunque, anche qui in Toscana dove l’espansione delle cave sta letteralmente distruggendo le Apuane, i tagli boschivi e la speculazione edilizia minacciano sempre di più il Parco di Migliarino S. Rossore Massaciuccoli, gli incendi e l’industria del cippato rischiano di ridurre drasticamente la superficie forestale.
Una civiltà senza petrolio è possibile, ma senza biodiversità e un clima favorevole, non è neppure ipotizzabile.
Il convegno del 22 raccoglie personalità di alto profilo per discutere di questa situazione e per richiamare le autorità all’applicazione degli obblighi che, molto spesso, si sono assunti, ma che poi non rispettano.
Resilienza o estinzione? Cambiamenti climatici, perdita di biodiversita’, crisi economica: scegliere il futuro dopo la crescita
22 marzo 2019 PISA – via Matteotti c/o sala convegni Polo Piaggia Università di Pisa
Aggiungi un commento