Sul settimanale The Economist i 10 principali trend globali previsti per il 2021. Alcuni riguardano da vicino anche la Toscana e l’ambiente, vediamo come.
di Sandro Angiolini
Il settimanale The Economist ha pubblicato pochi giorni fa una sintesi del suo supplemento annuale dedicato ai principali trend globali previsti per il 2021. Ne ha identificati 10:
– Un conflitto per l’accesso ai vaccini contro il Covid-19
– Una ripresa economica incerta
– Il rimettere insieme il disordine politico mondiale
– Il permanere delle tensioni USA-Cina
– Maggiori responsabilità per le grandi imprese
– Una verifica del boom dei Big dell’alta tecnologia
– Un mondo più “ristretto” (turismo, consumi, etc)
– Nuove opportunità per combattere il cambiamento climatico
– Grandi eventi sportivi rimandati dal 2020 (Olimpiadi, etc)
– Allerta per nuovi rischi globali
Vediamo quali possono essere i 5 trend più significativi per la Toscana e l’ambiente.
– Una ripresa economica incerta. E aggiungo appesantita, nel medio/lungo periodo, dalla montagna di debito pubblico generata dall’emergenza sanitaria. Come potranno navigarci i prodotti agro-alimentari, la filiera della moda, l’offerta turistica toscane? Sulla carta abbastanza bene, per la grande notorietà dei luoghi e dei brand, ma senza farsi neanche troppe illusioni rispetto a quanto abbiamo visto dopo la ripresa dalla grande crisi finanziaria del 2008/2009. Connotare tutto questo in modo più “sostenibile” aiuterà senz’altro le imprese.
– Maggiori responsabilità per le grandi imprese. Sì, perché i consumatori e i vari “portatori d’interesse” (compresi i dipendenti) richiedono sempre più responsabilità e attenzione vera ai temi ambientali, andando ben oltre generiche affermazioni e proclami. Questo vale anche per la Pubblica amministrazione, che può fare ancora passi da gigante per diminuire la propria impronta ecologica (es. aumentando la % degli Acquisti Verdi, dando maggiore priorità nei propri appalti a chi eccelle dal punto di vista ambientale).
– Un mondo più “ristretto” (turismo, consumi etc.). È probabile che, anche dopo la disponibilità di un vaccino, la maggior parte delle persone tenda a preferire vacanze più vicine alla propria residenza. Questo fornisce un ottimo trampolino per tutte le attività di turismo sostenibile o “dolce”: camminate, cicloturismo, turismo nei parchi, o legate al cibo genuino. Sulla carta in Toscana siamo ben messi rispetto a questi filoni, ma la mia immodesta sensazione è che si possa fare molto di più…
– Nuove opportunità per combattere il cambiamento climatico. Tutto il mondo sta investendo sempre di più nel settore dell’economia verde e circolare. I costi delle fonti di energia rinnovabile calano ogni anno di più. In Toscana siamo andati avanti, ma invece di prestare ancora attenzione alle sirene della geotermia forse è il caso di fare progressi sul risparmio energetico e sulla mobilità sostenibile, dove siamo ancora indietro.
– Allerta per nuovi rischi globali. Oggi il pericolo sanitario si chiama Covid-19, domani non ne sappiamo il nome. Ma un altro grosso rischio c’è già, e si chiama accresciuta resistenza agli antibiotici, che aumenta il rischio di morte per chi ha bisogno di trattamenti (siamo uno dei due Paesi europei più colpiti da questo problema, con più di 25.000 morti l’anno). Occorre quindi una sterzata dal punto di vista delle politiche sanitarie che tenga conto di tutto questo e del fatto che, comunque vada, un ambiente (aria, acqua, suolo) in buona salute è uno dei fattori migliori per affrontare qualsiasi malattia che ci colpisca.
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
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