“Ambiente e salute per l’Europa dei diritti umani” è il contributo di ISDE per tutti i candidati italiani.
I cambiamenti climatici sono ormai un dato incontrovertibile, insieme alle sempre più evidenti conseguenze negative che essi determinano sull’ambiente, la salute delle persone e il fenomeno delle migrazioni, mentre il tempo per interventi, azioni e politiche di mitigazione si va riducendo sempre più.
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambient e- ISDE ha elaborato un documento “Ambiente e salute per l’Europa dei diritti umani” in vista delle prossime elezioni europee del 26 maggio.
Il documento vuole essere un contributo per tutti i candidati italiani alle elezioni a favore dell’ambiente e della salute che dovrebbe guidare l’azione politico-istituzionale del Parlamento Europeo nel prossimo quinquennio.
Nello specifico, ISDE chiede ai futuri eletti al Parlamento europeo:
Che si dia piena attuazione al Diritto alla Salute in tutti gli Stati membri per tutte le persone, anche per quelle temporaneamente presenti.
Che sollecitino tutti gli Stati membri ad abbandonare, in tempi rapidi, programmi energetici basati sull’utilizzo di fonti fossili particolarmente inquinanti e climalteranti e sul rilancio del nucleare, a beneficio di piccole centrali di produzione energetica che escludano i processi di combustione.
Che si sostengano e si rafforzino tutti gli interventi in grado di ridurre drasticamente la produzione e immissione in ambiente di gas serra, sostanze nocive e tossiche e di estendere e potenziare in tutto il territorio europeo le reti di monitoraggio della qualità dell’aria.
Che ogni scelta e intervento legislativo venga adottato alla luce del Principio di Precauzione, che sancisce il primato della salute e della salvaguardia dell’ambiente.
Che si facciano promotori di precise disposizioni per fornire l’accesso ai farmaci salvavita e ai loro brevetti a prezzi accessibili nei paesi più poveri del mondo e perché venga destinata una parte più consistente di fondi europei per la ricerca sulle cosiddette “neglected diseases”.
Che vengano introdotte norme sempre più specifiche e restrittive tese alla protezione dei consumatori in particolare dall’acquisto di prodotti provenienti da paesi extra UE.
Che venga data priorità alla ricerca biomedica indipendente.
Che si rinunci alla realizzazione di grandi opere favorendo progetti alternativi che non determinano rischi per la salute umana e danno all’ambiente.
Che per la gestione dei rifiuti si incrementi e si diffonda la “politica delle R”: Riduzione della produzione dei rifiuti, Raccolta differenziata “porta a porta”, Riciclaggio, Riuso, Riparazione e Responsabilizzazione dei cittadini e delle istituzioni. L’ISDE propone anche la formazione di un nucleo investigativo europeo dedicato alla prevenzione e repressione dei crimini ambientali.
Che si favorisca in ogni modo la gestione pubblica dell’acqua, adottando politiche concrete di risparmio idrico, per una potabilità sicura, per la salvaguardia degli ecosistemi e il miglioramento degli acquedotti e delle reti di distribuzione.
Che si approvino normative che favoriscano la produzione e il consumo locale di prodotti e che sia incentivato il trasporto su rotaia sia per le persone che per le merci, l’acquisto di veicoli elettrici e a idrogeno (da fonti rinnovabili), l’utilizzo della bicicletta nelle città;
Che si sottopongano a politiche di monitoraggio il trasporto mercantile su grandi navi, che si riduca e razionalizzi il traffico delle meganavi da crociera e il traffico aereo (modalità di trasporto queste fortemente inquinanti perché utilizzano combustibili di derivazione fossile), che si attuino politiche per evitare la costruzione di nuove strutture aeroportuali e l’ampliamento di quelle già esistenti (per l’elevato contributo ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e all’inquinamento acustico).
Che si adottino provvedimenti tesi ad aumentare e salvaguardare le aree verdi e a non incrementare il consumo del suolo.
Che si predispongano normative che rendano più concreto l’impegno in tutti gli Stati dell’Unione europea per una maggiore tutela del lavoro e della dignità del lavoratori, contro ogni forma di sfruttamento e discriminazione in particolare nei confronti dei migranti, delle donne e dei bambini.
Che si incentivino le coltivazioni biologiche e si lavori per una rapida eliminazione dei pesticidi di sintesi da tutte le pratiche agricole, sostenendo la transizione verso un modello che premi maggiormente le aziende agricole più virtuose e di conversione all’agroecologia.
Che si adottino provvedimenti per il contenimento delle attività di allevamento intensivo degli animali per l’elevato l’impatto negativo sull’ambiente e il rischio per la salute animale e quindi umana.
Che si impedisca l’introduzione, la commercializzazione e l’uso di OGM (Organismi Geneticamente modificati).
Che si solleciti tutti gli Stati membri affinché elaborino linee guida che rispettino i principi di precauzione e prevenzione nella pianificazione della distribuzione degli impianti che emettono CEM (Campi elettromagnetici) e realizzino adeguate campagne di informazione sui rischi da esposizione a CEM.
Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
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