Si tratta di una pratica innovativa e partecipata dal basso. Beneficiari dei fondi sono i Comuni, singoli o associati, che possono richiederli fino al 30 settembre 2017.
Da sempre i fiumi, reti fisiche e infrastrutture naturali, collegano popoli, paesaggi e culture, rappresentando una grande ricchezza da diversi punti di vista: storico, economico, sociale e ambientale.
Ma per loro stessa natura, i territori fluviali possiedono una peculiarità, che è allo stesso tempo una difficoltà : hanno bisogno di essere gestiti attraverso un approccio integrato, multidisciplinare e rivolto a vari attori. Come saggiamente prevede anche la Direttiva europea sulle Acque (2000/60/CE). Purtroppo ne siamo lontani, come è evidente dagli infelici e spesso disastrosi risultati riguardanti il dissesto idrogeologico del nostro Paese.
Ed ecco che per promuovere e incentivare l’istituzione dei Contratti di fiume la Regione Toscana mette a disposizione 90.000 euro con il bando “Definizione di progetti finalizzati alla realizzazione dei Contratti di fiume in Toscana”, aperto dall’ 8 agosto fino al 30 settembre 2017.
I beneficiari sono esclusivamente i Comuni, singoli o associati, che potranno avvalersi della collaborazione e il supporto di associazioni del territorio.
L’intenzione è quella di incoraggiare la diffusione di una pratica innovativa nella gestione dei bacini fluviali – soprattutto dei corsi minori – promuovendo strumenti di pianificazione dal basso. I Contratti di Fiume sono, infatti, il risultato di processi di programmazione negoziata e partecipata che hanno lo scopo di contenere il degrado eco-paesaggistico e riqualificare i territori dei bacini e sottobacini fluviali.
I principali obiettivi che si intendono raggiungere sono:
- la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche,
- la valorizzazione dei territori fluviali,
- la salvaguardia dal rischio idraulico,
- lo sviluppo locale dal punto di vista sociale, didattico, culturale, turistico e paesaggistico.
Il cuore propulsivo di questi processi è la costruzione di una visione condivisa del bacino idrografico in grado di fare emergere i conflitti, gli interessi, ma anche le vocazioni territoriali e la capacità di “fare sistema”. Tutto questo prevede alcune passaggi fondamentali:
- Animazione e costruzione della rete di attori locali.
- Definizione di regole e strumenti condivisi.
- Costruzione della vision e scelta degli obiettivi prioritari.
- Sottoscrizione del contratto.
- Attuazione e monitoraggio progressivo dei risultati.
Per maggiori informazioni si possono consultare sul sito della Regione le pagine dedicate al bando.
I CONTRATTI DI FIUME: CHE COSA SONO
Il Contratto di Fiume è un accordo tra soggetti che hanno responsabilità nella gestione e nell’uso delle acque, nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente. Si tratta di uno “strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale”.
Il Contratto di Fiume è uno strumento che mira a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE) e sulle Alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche e iniziative volte a consolidare le comunità fluviali riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione sregolata.
Fonte: ARPAT
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