Bioarchitettura Rinnovabili

Comunità energetiche e fonti rinnovabili, l’Ateneo di Pisa ci crede

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L’Università di Pisa finanzia il progetto Autens che punta alla creazione di comunità energetiche di cittadini o imprese che sfruttano solo fonti rinnovabili.

 

PISA – Autoprodurre e autoconsumare energia non è un’utopia ma una realtà già operativa in alcuni Paesi nel mondo . Si tratta delle comunità energetiche, definite da Jeremy Rifkin come la terza rivoluzione industriale: associazioni di cittadini, attività commerciali o imprese unite per la produzione e la condivisione di energia elettrica prodotta da fonti pulite e rinnovabili.

Una realtà che adesso sbarca anche in Italia grazie al progetto Autens (Autarchia Energetica Sostenibile), totalmente finanziato dall’Università di Pisa nell’ambito del programma PRA 2020, che punta alla creazione di comunità energetiche autonome in cui l’approvvigionamento energetico è garantito da fonti totalmente rinnovabili ma, soprattutto, la domanda di energia si deve adattare alle risorse disponibili al momento.

“Nel paradigma attuale – spiega Giuseppe Anastasi, professore ordinario di Ingegneria informatica e responsabile scientifico del progetto – a fronte di un fabbisogno di energia si progetta un sistema energetico che lo soddisfi, cercando di massimizzare le prestazioni exergetiche (quanto dell’energia prodotta è effettivamente convertibile in lavoro meccanico), economiche e ambientali. Nella prospettiva dell’autonomia energetica è necessario rovesciare questo paradigma e prevedere uno scenario in cui sarà necessario adattare le richieste di energia degli utilizzatori (anche negoziando i consumi per usi civili con quelli per uso industriale) con le risorse energetiche disponibili, in termini sia di consumi complessivi che di distribuzione oraria”.

Per fare questo, il progetto prevede la formazione di “comunità energeticamente autarchiche” che aggreghino gruppi di edifici di vario tipo (abitazioni, edifici commerciali e industriali) e siano provviste di sistemi elettrici e termici alimentati da sole fonti rinnovabili prodotte localmente e che lavorano in sinergia. Questo richiede una stretta integrazione di tecnologie ICT, intelligenza artificiale e scienze sociali. 

“Intendiamo esaminare situazioni in cui non è possibile, o sostenibile, fruire della rete elettrica e del gas – aggiunge Marco Raugi, professore ordinario di Elettrotecnica – e quindi l’approvvigionamento di energia di una ‘comunità energetica’ deve avvenire con sole fonti rinnovabili da produrre in loco attraverso energia solare, eolica, geotermica e da biomasse. Il progetto si propone anche di realizzare alcuni dimostratori per misurare le prestazioni di componenti come i pannelli solari ibridi termici/fotovoltaici e gli impianti a pompa di calore geotermica”.

Fonte: Università di Pisa

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