Urbanistica

Colle Val d’Elsa, patto tra Comune e associazioni per il verde urbano

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Firmato un protocollo d’intesa con il Coordinamento Montagnola Senese e Italia Nostra che potrebbe fare da apripista al resto della Valdelsa.

 

Redazione
11 aprile 2025

COLLE VAL D’ELSA (Si) – Anche nel territorio valdelsano, come in altre aree del nostro Paese, non è raro che cittadini e amministrazioni entrino in rotta di collisione per questioni legate alla gestione e manutenzione del verde pubblico: tagli non sempre giustificati agli occhi degli abitanti, piantumazioni di specie botaniche poco adatte, scarsa informazione sui motivi che guidano i Comuni nelle loro scelte. Il problema sembra avere origine nella mancanza di scelte condivise tra amministrazioni e cittadini e nella scarsità di Piani del verde pubblici.

Eppure esiste una vasta letteratura scientifica che collega un ambiente urbano ricco di verde e di aree boscate extraurbane alla diminuzione netta e sostanziale di patologie cronico-degenerative e al miglioramento generale di tutte le altre, soprattutto a livello cardiocircolatorio: gli alberi sequestrano polveri fini e ultrafini tossiche per l’uomo incidendo molto sulla qualità dell’aria. La protezione del verde contrasta persino il degrado sociale.

Un importante passo avanti verso una gestione del territorio socialmente condivisa, più attenta e sostenibile è stato compiuto l’8 aprile grazie a un protocollo d’intesa firmato dal Coordinamento Montagnola Senese, Italia Nostra e il Comune di Colle di Val d’Elsa con l’obiettivo di avviare un percorso partecipativo per la redazione di un regolamento del verde urbano che promuova la valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e paesaggistico del territorio. “Questo protocollo, auspicato ormai da più di due anni dalle associazioni ambientaliste colligiane e dell’intero comprensorio valdelsano, ha finalmente trovato un interlocutore sensibile e concreto nell’amministrazione di Colle Val d’Elsa” è il primo commento delle associazioni.

Il gruppo lavorerà con un cronoprogramma sia per la messa a punto del regolamento del verde sia per ogni iniziativa che riguardi la salvaguardia dei patrimoni ambientali e paesaggistici, monitorando e intervenendo a loro difesa. Si tratterà di un lavoro di livello tecnico-scientifico anche in virtù della candidatura di Colle Val d’Elsa a capitale italiana della Cultura per il 2028. L’attenzione delle associazioni riguarda soprattutto le aree boscate e in special modo la Montagnola Senese, di cui il Comune di Colle Val d’Elsa detiene una Zona Speciale di Conservazione (ZSC) nel versante Ovest.

L’amministrazione si dichiara convinta che il valore della cultura non riguardi solo le eccellenze ma la valorizzazione e l’espressione del territorio tutto e della comunità che lo abita, senza eccezioni. “Con questo protocollo vogliamo dare voce alla comunità e contribuire alla costruzione di strumenti concreti che migliorino la qualità della vita e la salute dell’ambiente – conclude il Coordinamento – poiché il verde urbano e rurale, il patrimonio boschivo e il parco fluviale dell’Elsa sono risorse fondamentali non solo da proteggere ma anche da vivere, rigenerare e pianificare con visione e responsabilità“.

Il protocollo d’intesa nella versione integrale

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