Come da tradizione il Consorzio LaMMA, Laboratorio per il Monitoraggio e la Modellistica Ambientale, sintetizza l’andamento climatico dell’anno appena trascorso in Toscana.
Il 2018 è risultato il terzo anno più caldo dal 1955 con un’anomalia di temperatura media, rispetto al periodo 1981-2010, di +1.0 °C; impercettibilmente più caldi il 2003 e il 2014 (anomalia di +1,1 °C). A livello mensile spiccano le anomalie positive di gennaio e aprile e dei mesi autunnali. Dal punto di vista delle precipitazioni, queste si sono mantenute su valori complessivi nella norma anche se le piogge si sono concentrate in pochi mesi: molta pioggia a febbraio e marzo, meno pioggia del “normale” tra giugno e ottobre.
Tra i record del 2018 l’onda più alta si è registrata il 17 gennaio quando la boa installata presso la Gorgona ha fatto registrare 7.0 metri di altezza d’onda significativa (seconda onda da Libeccio più alta dal 2008, dopo quella di 7.8 metri del febbraio 2016). Mareggiata record di Ostro/Scirocco sull’Arcipelago meridionale il 29 ottobre in occasione della tempesta Vaia: la boa di Giannutri raggiunge il valore record di 6.5 metri dal 2008.
Giorno più piovoso il 29 ottobre quando sono stati osservati massimi puntuali fino a 200 mm sulla Lunigiana e fino a 100-150 mm sulle Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano. Giorno più ventoso sempre il 29 ottobre in occasione della tempesta Vaia, quando gli anemometri delle zone di crinale appenninico e nell’Arcipelago hanno fatto registrare raffiche da Sud fra 150 e 170 km/h; in pianura registrate raffiche fino a 70-90 km/h.
Il giorno con più fulmini? Ancora il 29 ottobre quando circa 120.000 fulmini sono stati registrati in Toscana. Il giorno più freddo? Il 27 febbraio, con temperature diffusamente sotto zero in pianura; -18.3°C a Foce a Giovo (alto Appennino Settentrionale). Il giorno più caldo? Il 1° agosto con 38,9°C raggiunti a Firenze Peretola.
Fonte: Lamma
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