C’è chi uccide fauna protetta e chi spara vicino alle abitazioni. Il delegato regionale Roberto Marini: “Cerchiamo di dare supporto alle poche forze di polizia rimaste a vigilare sull’ambiente”.
La stagione della caccia 2017/2018 si è conclusa da pochi giorni e per il Coordinamento provinciale delle Guardie Giurate WWF nucleo di Firenze è tempo di bilanci. I numeri li fornisce il delegato regionale Roberto Marini.
Le 13 guardie volontarie in servizio hanno vigilato sulla regolarità dell’esercizio della caccia dal Chianti all’alto Mugello fino alla bassa Val d’Elsa, per un totale di circa 710 ore. Più di 180 i controlli sui cacciatori e sulle aree di tutela della fauna selvatica. 66 le violazioni amministrative accertate e contestate per un ammontare di 15.339 euro.
Purtroppo anche in questa stagione non sono mancate le violazioni penali, con nove comunicazioni di reato trasmesse all’Autorità giudiziaria. Le più frequenti: abbattimento e detenzione di fauna protetta, porto abusivo o incauta custodia di arma.
Rimane poi ben saldo un vecchio vizio, quello di cacciare troppo vicino a strade pubbliche e abitazioni. Due persone – spiegano dal WWF Toscana – sono state denunciate per avere ucciso fauna particolarmente protetta e protetta sparando a distanza ravvicinata da abitazioni e strade; una delle due da appena dieci metri, in pieno centro urbano. Una squadra di cacciatori al cinghiale armati di carabine è stata trovata in azione a quaranta metri dalle case, e i proiettili di questo tipo di arma arrivano a distanze di oltre 3000 metri.
In costante aumento le telefonate arrivate al numero di cellulare 370 3336598 delle Guardie Giurate WWF Italia nucleo di Firenze, al quale i cittadini si possono rivolgere per le segnalazioni. Le quali, conviene precisare, non di rado provengono dagli stessi cacciatori stanchi di assistere a comportamenti poco leciti di alcuni colleghi.
A tutela della fauna selvatica e dell’ambiente nel periodo di massima pericolosità i volontari hanno svolto anche servizi antincendio nelle zone più a rischio. E per la prima volta è stato attivato il campo antibracconaggio nel Padule di Fucecchio, che ha visto impegnate circa 25 guardie provenienti anche da altri nuclei della Toscana in servizi continuativi dal 18 novembre al 31 gennaio.
“Purtroppo – sottolinea una nota dall’associazione – le scelte politiche sia nazionali che a livello regionale (la soppressione del Corpo Forestale dello Stato e delle Polizie Provinciali, la situazione di stallo delle Guardie ambientali volontarie in Toscana) hanno portato come risultato a una fortissima riduzione del personale adibito alla vigilanza ambientale con le innegabili ed evidenti conseguenze.
L’impegno degli agenti giurati del WWF non si è certo concluso con la fine della stagione venatoria, ma prosegue per tutto l’anno con servizi sia diurni che notturni in modo da dare supporto alle poche forze di polizia rimaste a vigilare sull’ambiente”.
Fonte: WWF Toscana
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