Nel corso del 2022 più di 20.000 tonnellate finiranno in altre discariche mentre 11.000 andranno all’inceneritore di Poggibonsi.
Redazione
21 settembre 2022
TERRANUOVA BRACCIOLINI (Ar) – Era prevista per fine 2021 la chiusura della discarica di Podere Rota ma le sue volumetrie sono state esaurite soltanto da qualche settimana chiudendo così la possibilità di altri conferimenti ed è stato finalmente avviato l’iter che porterà alla bonifica del sito. Il 19 di agosto la Regione Toscana aveva respinto la richiesta del gestore Csai di un’ulteriore dilazione della sospensione del Procedimento autorizzatorio unico regionale.
All’orizzonte si intravede il potenziamento dell’inceneritore di San Zeno ad Arezzo ma nel frattempo ci si chiede: che fine faranno i rifiuti della discarica in chiusura? In base alla delibera del 9 dicembre 2021 di ATO rifiuti Toscana sud 33.000 tonnellate di rifiuti del Valdarno nel 2022 verranno gestiti in impianti extra-provinciali convenzionati con ATO Sud.
Secondo il documento 18.000 tonnellate finiranno nella discarica di Cannicci, nel Comune di Civitella Paganico (Grosseto), 4.000 nella discarica di Poggio alla Billa nel Comune di Abbadia San Salvatore (Siena), e 11.000 tonnellate all’inceneritore di Foci, nel Comune di Poggibonsi (Siena). 2.000 tonnellate di frazione organica stabilizzata, normalmente utilizzata per la copertura delle discariche, dovrebbero essere inviate invece alla discarica di Scapigliato.
Sul fronte delle tariffe il Comune di Terranuova sembra aver previsto comunque alcune agevolazioni in merito alla Tari per le utenze che insistono nell’area della discarica. Si tratta di una riduzione pari al 50% per le utenze più vicine all’impianto (quando la discarica era in funzione l’agevolazione era del 100%) e del 25% per le utenze che si trovano nelle aree limitrofe (precedentemente la tariffa era ridotta del 50%).
Le procedure post mortem dell’impianto dureranno circa 30 anni. Per il Comitato Vittime di Podere Rota “i rifiuti sono stati conferiti fino a che non è stato riempito il minimo spazio utile ma c’è ancora in ballo l’ampliamento per rifiuti speciali e la realizzazione di impianti industriali per il trattamento di rifiuti speciali e forse anche pericolosi, sebbene evitino di dirlo”. In definitiva appaiono ancora molto lontani gli orizzonti circolari prospettati nella bozza del nuovo Piano Rifiuti della Toscana.
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