Ecosistema

Chianti, scempio sul torrente Virginio: tutta la vegetazione ripariale tagliata e gettata in alveo

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Foto di Tommaso Nuti

Per due chilometri il fiume completamente sommerso dalle ramaglie. Il Consorzio di Bonifica: “Estranei a questo intervento”. Avvertiti i Carabinieri Forestali. 

 

di Gabriella Congedo – foto di Tommaso Nuti
21 luglio 2024

CHIANTI FIORENTINO – Niente è stato risparmiato: alberi e tutta la vegetazione ripariale sono stati tagliati e gettati nell’alveo lungo il corso del torrente Virginio per un lungo tratto. Con furia selvaggia, come per un atto vandalico.

Siamo nell’alta Val di Virginio tra i Comuni di Montespertoli, San Casciano Val di Pesa e Barberino Tavarnelle. Il torrente, che è il maggior tributario della Pesa, si snoda tra colline e vigneti per confluire nella Pesa all’altezza dell’abitato di Ginestra Fiorentina. Un ambiente fluviale ricco di biodiversità dove vive il granchio di fiume (fino a quando?), molte specie di uccelli vengono a nidificare e che funge da corridoio ecologico per gli animali selvatici. Insomma un piccolo Paradiso se non fosse per la stupidità umana, sempre in agguato.

Quest’ultimo scempio perpetrato in piena calura estiva è stato segnalato ieri da alcuni cittadini indignati: la mattanza comincia sotto l’abitato di Santa Cristina in Salivolpe e prosegue per circa due chilometri. Praticamente il fiume non si vede più.

Chi sia stato e perché l’abbia fatto al momento non si sa. Di sicuro non c’entra il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno che si occupa della manutenzione ai corsi d’acqua di questo territorio. “Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – fanno sapere – è estraneo a questo intervento che è chiaramente diverso e lontano dal nostro modo di operare che, benché se ne pensi e se ne dica, è invece sempre autorizzato, ragionato ed eseguito con criteri selvicolturali e per ragioni di funzione e responsabilità dal punto di vista della sicurezza idraulica”.

Intanto sono stati avvertiti il Contratto di Fiume e i Carabinieri Forestali e si spera di arrivare quanto prima all’individuazione dei responsabili. Resta il fatto che non è un buon momento per il torrente Pesa e i suoi affluenti, tra la secca dovuta agli eccessivi prelievi e i tagli indiscriminati del bosco ripariale. I fiumi sono fonte di vita e meritano rispetto ma evidentemente non tutti l’hanno capito.