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Cava Fornace, i sindaci compatti: “Chiusura immediata, messa in sicurezza e bonifica”

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Cava Fornace, il crollo del 6 maggio 2024 (foto Comune di Pietrasanta)

Dopo il crollo che ha provocato la fuoruscita di liquami i sindaci di Pietrasanta, Montignoso e Forte dei Marmi hanno deciso una linea comune sul futuro del sito. 

 

Redazione
4 gennaio 2025

LUCCA, MASSA CARRARA – Non c’è tempo da perdere: Cava Fornace dev’essere chiusa definitivamente, messa in sicurezza e bonificata. Lo esigono all’unisono i sindaci di Pietrasanta, Montignoso e Forte dei Marmi.

Alberto GiovannettiGianni LorenzettiBruno Murzi si sono incontrati a Forte dei Marmi, accompagnati dagli assessori Tatiana Gliori (Pietrasanta) e Giulio Francesconi (Montignoso). L’obiettivo era quello di fare un aggiornamento sulla situazione della discarica di Cava Fornace dove, in seguito allo smottamento di uno degli argini avvenuto lo scorso maggio, i conferimenti sono stati sospesi con provvedimento della “Direzione tutela dell’Ambiente ed Energia – Discariche e impianti connessi” della Regione.

L’antefatto in breve: il 6 maggio 2024 un crollo nella discarica Cava Fornace, tra Pietrasanta e Montignoso, ha causato la fuoriuscita di un fiume di liquami fino all’Aurelia e all’area naturale protetta del Lago di Porta.
La discarica, in origine destinata a ospitare i residui di marmettola provenienti dalle attività di cava del comprensorio apuano, era già stata interessata da un ricorso al Tar del Comune di Pietrasanta contro la Regione che aveva rigettato nel 2021 la richiesta di riesame di una vecchia Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) priva di molti aggiornamenti normativi a tutela dell’ambiente.

Gli amministratori – si legge in un comunicato congiunto diffuso dopo la riunione dei tre sindaci – si sono trovati concordi e fermi nella convinzione che il sito di stoccaggio dei rifiuti, a pochi metri dalla riserva naturale del lago di Porta, debba essere chiuso definitivamente ma è altrettanto chiara, per i sindaci, la necessità di un percorso serio e sicuro che disciplini la chiusura e, soprattutto, la fase “post mortem” della discarica.

Quanto ai gestori dell’impianto, i sindaci assicurano che gli staranno con il fiato sul collo: “I rappresentanti istituzionali dei tre Comuni valuteranno quindi con la massima attenzione e severità il progetto che il gestore Programma Ambiente Apuane dovrà presentare alla Regione, in base alle disposizioni ricevute dopo l’incidente della scorsa primavera e alle modalità che saranno proposte per accompagnare l’ex Cava Viti non solo verso una chiusura definitiva, ma anche per messa in sicurezza e bonifica dell’area”.