Sono ancora pochi i Comuni che hanno attivato il servizio all’inizio dell’anno scolastico. E l’Italia è ai primi posti in Europa per l’uso della macchina nel tragitto casa- scuola.
Si fa un gran parlare di mobilità sostenibile, ma le buone abitudini quanto a spostamenti e trasporti dovrebbero entrare nel nostro agire quotidiano. Il che spesso non è.
Tra le azioni di tutti i giorni c’è quella di accompagnare i figli a scuola. E qui i dati non sono incoraggianti. L’Italia, insieme a Irlanda, Portogallo e San Marino, risulta ai primi posti in Europa per l’uso della macchina nel tragitto casa-scuola (OMS 2018).
Per incoraggiare la mobilità pedonale e ridurre il traffico vicino alle scuole sono nati i progetti Pedibus (o Piedibus) che consentono ai bambini di raggiungere la scuola a piedi accompagnati da volontari. Il Pedibus è organizzato come un vero autobus con linee, fermate, orari, autista, controllore e regolamento: “trasporta” i bambini dalla fermata più vicina a casa fino a scuola in modo sicuro, ecologico e salutare.
Ma in Toscana il servizio ancora non decolla e l’offerta è limitata, come spiega ARPAT che ne ha fatto una prima mappatura. Tardano le amministrazioni che dovrebbero promuoverlo, esitano le famiglie che potrebbero usufruirne.
Per inquadrare meglio la situazione l’Agenzia regionale offre una panoramica, sicuramente non esaustiva, dei progetti attivi sul territorio toscano: si tratta di esperienze che nascono su iniziativa delle scuole o dei comitati dei genitori o ancora dal Comune.
A San Sepolcro (AR) con l’inizio della scuola è ripartito il progetto “A scuola ci vado da solo, anzi con gli amici” ideato da Cnr, promosso dal comitato Nessunisola con l’appoggio del Comune e in collaborazione con l’istituto comprensivo cittadino. Il progetto è stato sperimentato dal 27 maggio al 7 giugno ed è entrato a regime con l’inizio del nuovo anno scolastico. Nella fase preparatoria il Comune e il comitato hanno avuto un confronto con le famiglie, hanno studiato i percorsi insieme ai vigili urbani e lavorato a un piano di comunicazione per sollecitare la partecipazione di tutti i cittadini. È stata anche ottenuta la collaborazione dei commercianti come punti di riferimento per i bambini.
Alla scuola primaria Montagnola di Firenze il progetto Piedibus va avanti, in collaborazione con il Quartiere 4, grazie all’impegno dei volontari del Comitato Genitori della scuola con la supervisione di Legambiente Firenze.
A San Casciano (FI) fino a giugno il Pedibus è stato svolto con più linee tramite volontari Auser. Il Comune nel mese di settembre ha avviato una procedura riservata a organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per lo svolgimento del servizio.
A Borgo San Lorenzo (FI) il servizio su 5 linee, rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria Dante Alighieri, ha un costo di 5 euro al mese. Ciascun percorso viene attivato in via sperimentale fino al 25 ottobre. A partire dal 28 ottobre saranno confermati solo i percorsi a cui hanno aderito almeno 5 bambini.
A Montespertoli (FI) gli utenti sono i bambini della scuola elementare Machiavelli per il percorso di sola andata. L’attività è garantita dalla Misericordia con il patrocinio del Comune. Il servizio è gratuito e andrà avanti per l’intero anno scolastico.
A Barberino di Mugello (FI) il Pedibus, rivolto agli studenti della scuola primaria, è nato dalla volontà della Consulta dei genitori che ha trovato sostegno nell’amministrazione comunale e nell’Auser. Per un contributo di 5 euro al mese sono offerti due percorsi sin dall’inizio delle attività scolastiche.
A Fucecchio (FI) il progetto, gratuito e gestito da volontari Auser, dovrebbe partire entro ottobre.
A Campi Bisenzio (FI) Pedibus è nato su impulso del Comune ed è gestito da volontari. Dal 7 ottobre sono riconfermate le due linee per le scuole Vamba, Don Milani e Collodi; in primavera verranno attivate nuove linee verso altre scuole.
A Calenzano (FI) il servizio, suddiviso in tre linee, è rivolto ai bambini della scuola primaria ed è gestito dai volontari dell’associazione Sale in Zucca e della Pubblica Assistenza: sotto la loro sorveglianza, gli studenti sono accompagnati lungo il percorso che separa i vari punti di incontro prefissati e la scuola.
A Bagno a Ripoli (FI) il Pedibus, gratuito e gestito da volontari, è attivo alle scuole primarie “Marconi” di Grassina, “Michelet” all’Antella e “Agnoletti” nel capoluogo.
A Lucca il servizio, voluto dal Comune e rivolto ai bimbi delle scuole primarie della città, è gestito dall’Auser ed è garantito tutto l’anno per l’andata e per il ritorno da scuola.
A Calcinaia (PI) il servizio Pedibus alla scuola elementare di Fornacette è attivo dal primo giorno di scuola sia in andata che al ritorno. Nel mese di agosto il Comune ha provveduto a mettere in sicurezza il percorso per un importo complessivo di 100.000 euro.
A Prato sta per ripartire il progetto che ha coinvolto fino ad oggi 12 scuole.
A Sarteano (SI) il servizio inizia dal mese di ottobre fino al termine dell’anno scolastico; attraverso due linee di andata e ritorno è rivolto agli alunni della scuola elementare e media.
L’elenco come si diceva non è esaustivo e probabilmente arriverà qualche altra segnalazione su esperienze di Pedibus attive in Toscana. Ma intanto è giusto segnalare quelle che ci sono, e forse a qualcun altro verrà voglia di replicarle.
Fonte: ARPAT
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