La cittadina toscana è stata scelta per un nuovo progetto. Venti giorni fa aveva ottenuto, prima città italiana, la certificazione europea Rifiuti Zero.
di Iacopo Ricci
27 Luglio 2022
CAPANNORI (Lu) – Pioggia di riconoscimenti europei per Capannori. Dopo aver ottenuto qualche settimana fa, prima città italiana, la certificazione europea Rifiuti Zero (leggi qui l’articolo) adesso la cittadina della Lucchesia è stata selezionata a Bruxelles come città-pilota per l’economia circolare. Il Comune ha partecipato a una selezione europea a cui hanno aderito oltre 100 città da tutta Europa ed è stato scelto assieme ad altre città per portare avanti un progetto specifico legato all’economia circolare.
Un risultato così non arriva per caso. Oggi Capannori è il Comune toscano sopra i 30.000 abitanti con la percentuale più alta di raccolta differenziata, l’86,50% (la media a livello regionale è del 62,12%).
Per fare qualche esempio: sono state riciclate 4.100 tonnellate di carta salvando circa 12.000 alberi, trasformate in terriccio per concimare 5.100 tonnellate di scarti da cucina e raccolte 2.000 tonnellate di vetro per creare 4 milioni di nuove bottiglie. Il compostaggio domestico funziona a pieno regime: sono più di 3.000 le compostiere utilizzate dalle famiglie di Capannori e gli scarti organici ognuno se li smaltisce da sé per ricavarne concime.
Poi ci sono i nuovi progetti già messi in campo in collaborazione con il Centro di Ricerca Rifiuti Zero diretto da Rossano Ercolini: potenziamento della lotta all’abbandono di rifiuti; guerra alla plastica usa e getta; costruzione di impianti per il riciclo dei prodotti assorbenti e la selezione dei rifiuti tessili da avviare a riciclo. Accanto al riciclo il riuso: creazione di una rete municipale del riuso e di una Cittadella del riuso sul territorio comunale; allestimento di un Centro del riuso per apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Obiettivo: stanare e avviare a riciclo i rifiuti che ancora finiscono nel sacco grigio del non riciclabile per spingere la raccolta differenziata oltre il 95%.
Accanto a questo il Comune vuole raggiungere il 70% di autocompostaggio della frazione organica e caratterizzare sempre più Capannori come incubatore europeo di innovazione per trovare nuove soluzioni al riciclo degli scarti di produzione e lavorazione.
“Tutto questo sarà possibile se il tema della gestione dei rifiuti continuerà a essere un progetto di comunità grazie all’impegno quotidiano di tutti i cittadini come è stato fino a oggi – dice l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro – Per questo motivo il percorso che ci porterà all’approvazione di un Piano di economia circolare vedrà incontri sul territorio con la cittadinanza e tutti i portatori di interesse con la stretta collaborazione del Centro di Ricerca Rifiuti Zero. Essendo stati ritenuti idonei a essere una città-pilota avremo ancora più occasioni per centrare gli obiettivi fissati”.
A breve l’amministrazione comunale presenterà le fasi del progetto alla cittadinanza, in modo che chi è nteressato possa dare un contributo.
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