Sconto in bolletta per le attività che aderiranno alla sperimentazione. Sono già più di 4.000 le compostiere in dotazione alle famiglie.
Redazione
17 novembre 2022
CAPANNORI (Lu) – Capannori è stato il primo Comune italiano ad aderire alla Strategia Rifiuti Zero e qui per ridurre i rifiuti a Capannori ne studiano sempre una nuova. Questa volta si tratta dell’autocompostaggio per bar e ristoranti, la cui sperimentazione partirà nel 2023.
I bar e i ristoranti del territorio, così come le altre attività che producono scarti organici, potranno chiedere di essere inseriti nel progetto partecipando a un avviso pubblico che sarà emesso a breve. Le aziende ammesse alla sperimentazione verranno dotate di compostiere più grandi rispetto a quelle domestiche e riceveranno uno sconto sulla parte variabile della bolletta.
A Capannori la pratica del compostaggio domestico viene presa molto sul serio. Sono più di 4.000 le compostiere in dotazione alle famiglie con un trend è in aumento. E con il progetto “Adotta un lombrico” il Comune quest’anno ha consegnato a 30 famiglie altrettante lombricompostiere (leggi qui l’articolo). Questo vuol dire inviare agli impianti quantità sempre minori di rifiuti, con in più il vantaggio per gli utenti di poter disporre di concime naturale per il proprio orto o giardino. Ma si può fare di più: da qui la decisione di estendere, al momento in via sperimentale, l’autocompostaggio a bar, ristoranti e alle altre attività che producono quantità consistenti di scarti organici.
Questa nuova strategia per ridurre i rifiuti rientra nel progetto ‘Reusemed’ finanziato dall’Unione Europea, di cui Capannori fa parte insieme ad altre città di Spagna, Giordania e Tunisia. Un progetto il cui scopo, oltre alla creazione di reti municipali basate su circuiti di riutilizzo dei materiali, è anche lo sviluppo del compostaggio.
Adesso il Comune punta a sviluppare ulteriormente la pratica del compostaggio domestico con l’obiettivo di raggiungere quanto prima il 50% delle famiglie. “È una buona pratica molto importante – commenta l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro – perché, da una parte, consente di diminuire gli scarti organici da conferire agli impianti e dall’altra di utilizzare il compost per il giardinaggio e l’attività agricola in un’ottica di economia circolare, dove niente si getta ma tutto si riutilizza”.
Aggiungi un commento