Diventeranno plastica e cellulosa. L’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro: “Se la sperimentazione andrà bene contiamo di oltrepassare il 90% di raccolta differenziata”.
Redazione
CAPANNORI (Lu) – Capannori, la capitale italiana della strategia Rifiuti Zero, ha fatto un altro passo verso la meta. Dal 1° ottobre è partito un nuovo servizio sperimentale per la raccolta differenziata ‘porta a porta’ degli assorbenti igienici femminili, che finora andavano messi nel sacco grigio dell’indifferenziato.
La sperimentazione, condotta dal Comune insieme ad Ascit, il gestore dei servizi ambientali, interessa per ora le frazioni di Badia di Cantignano, Pieve San Paolo e Marlia e andrà avanti fino a marzo. Se avrà esito positivo verrà estesa a tutto il territorio comunale.
Avviare a riciclo gli assorbenti può sembrare una piccola cosa ma non lo è. Assorbenti igienici e pannoloni, infatti, rappresentano tra il 30 e il 40% del rifiuto indifferenziato prodotto a Capannori mentre grazie a una nuova tecnologia, sperimentata nel Centro di riciclo dei prodotti assorbenti per la persona di Treviso, possono essere trasformati in plastica e cellulosa sterilizzate da riutilizzare come materie prime seconde.
“Se dopo il periodo di sperimentazione il nuovo servizio sarà esteso a tutto il territorio – commenta l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro – come ci auguriamo, l’obiettivo sarà riuscire ad avviare a riciclo tutto il rifiuto assorbente; questo ci consentirà di recuperare tra i 5 e gli 8 punti percentuali di raccolta differenziata e oltrepassare così la quota del 90%”.
Il ritiro degli assorbenti igienici, informa il Comune, che dovranno essere messi in sacchetti viola forniti dal gestore del servizio, sarà fatto il martedì con un mezzo dedicato. I cittadini interessati possono inviare un modulo di adesione ad Ascit (presente sul sito internet dell’azienda), all’indirizzo urp@ascit.it.
“Questo progetto sperimentale di ritiro degli assorbenti ha anche un altro vantaggio – aggiunge l’assessore Del Chiaro – Quello di semplificare per le famiglie e per tante donne capannoresi la gestione di questi rifiuti, che sostano diverse settimane nelle nostre case prima che arrivi il momento di esporre il grigio dell’indifferenziato sul quale viene calcolata la tariffa puntuale. In questo modo si produce anche un risparmio per i cittadini”.
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