La cittadina toscana ha ottenuto 4 stelle su 5, il risultato più alto fra i Comuni certificati. Adesso si punta a raggiungere il 95% di raccolta differenziata.
di Iacopo Ricci
6 Luglio 2022
CAPANNORI (Lu) – È stato il primo Comune italiano ad aderire alla Strategia Rifiuti Zero. Adesso Capannori è anche la prima città d’Italia certificata ‘Rifiuti Zero’ in Europa. Il Comune ha infatti ottenuto la certificazione europea secondo lo standard di certificazione di Zero Waste Cities di Mission Zero Academy (MiZA) e il supporto dell’organizzazione Zero Waste Italy ottenendo 4 stelle su 5, il risultato più alto ottenuto dai Comuni certificati. Il riconoscimento arriva pochi giorni dopo il 15° anniversario dell’adesione di Capannori, primo Comune Italiano, alla strategia Rifiuti Zero, una scelta che ha cambiato la vita della cittadina toscana.
Oggi Capannori è il Comune toscano sopra i 30.000 abitanti con la percentuale più alta di raccolta differenziata, l’86,50% (la media a livello regionale è del 62,12%). Tanto per fare alcuni esempi, sono state riciclate 4.100 tonnellate di carta salvando circa 12.000 alberi, sono state trasformate in terriccio per concimare 5.100 tonnellate di scarti da cucina e raccolte 2000 tonnellate di vetro per creare 4 milioni di nuove bottiglie da vino. Qui il compostaggio domestico funziona a pieno regime: sono più di 3.000 le compostiere utilizzate dalle famiglie di Capannori e gli scarti organici ognuno se li smaltisce da sé per ricavarne concime.
Tornando alla certificazione europea, un risultato così non arriva certo per caso. Da tempo il Comune, il Centro di Ricerca Rifiuti Zero diretto da Rossano Ercolini e il gestore dei servizi ambientali Ascit remano insieme verso un unico obiettivo: stanare e avviare a riciclo i rifiuti che ancora finiscono nel sacco grigio del non riciclabile per spingere la raccolta differenziata oltre il 90%
Tra i tanti progetti messi in campo in questi anni: Famiglie Rifiuti Zero, Ecobar, raccolta differenziata degli assorbenti femminili, Gatti sostenibili (campagna per promuovere l’uso di lettiere compostabili), Adotta un lombrico (campagna per promuovere il lombricompostaggio). E tra qualche giorno partirà in via sperimentale la raccolta differenziata di scarti tessili e indumenti. Obiettivo, continuare a ridurre i rifiuti urbani per raggiungere almeno il 95% di raccolta differenziata.
Per conservare la certificazione il Comune dovrà migliorare ulteriormente i risultati raggiunti che saranno sottoposti a nuovi audit ogni 3 anni allo scopo di confermare lo stato di certificazione con la possibilità di salire di livello, raggiungendo un massimo di 5 stelle. Qualcosa ci dice che ce la faranno.
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