Da rifiuto a risorsa per finanziare le oasi Wwf della Maremma: i “misteriosi” dischetti si trasformano in spille-fenicottero grazie alla fantasia della designer tessile Laura Rovida.
CAPALBIO SCALO (Gr) – Sono stati raccolti dai volontari durante le giornate di pulizia organizzate dal Wwf nell’ambito della campagna Spiagge Plastic free sull’arenile antistante l’Oasi di Burano e ora, grazie alla fantasia della designer tessile toscana Laura Rovida, sono stati avviati a nuova vita. I “misteriosi” dischetti di plastica che per alcuni giorni hanno invaso il litorale tirrenico, poi riconosciuti come filtri di depuratore provenienti dal fiume Sele, non sono finiti nella spazzatura ma sono divenuti oggetti d’arte del riciclo. Il risultato? Una simpatica spilla, conservata all’interno di una piccola custodia, anch’essa frutto di materiali di recupero.
“Dopo averne raccolti tantissimi, vista la mia propensione al riuso, ho pensato di dar loro una nuova vita – racconta Laura Rovida – la loro struttura a rete mi ha ricordato la trama dei tessuti garzati, dunque la cosa più naturale era ricamarci sopra. E ho pensato subito al fenicottero rosa, la mia grande passione, la cui silhouette ricamata in seta ho riprodotto su ogni dischetto. Poi ho contattato Fabio Cianchi, responsabile delle Oasi WWF della Maremma, e abbiamo avviato insieme il progetto”. La stessa confezione che contiene le spille è a sua volta fatta con un altro prodotto di scarto, il rotolo interno di carta igienica o di carta assorbente da cucina. “Volevamo lanciare un messaggio di coerenza – conclude la Rovida – e sollevare un altro tema spinoso: quello del packaging”.
Si può ricevere la spilla in cambio di una piccola donazione alle Oasi Wwf di Burano e Orbetello (Casale Giannella) oppure acquistandola direttamente presso il laboratorio dell’artista a Capalbio Scalo presso Rovida Design LAB, piazza delle Regioni 7. Informazioni: info@rovidadesign.com
Fonte: Wwf Toscana
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