Attualità

Caccia, aumentano violazioni sulle armi: 22 cacciatori denunciati in Toscana dal WWF

Un controllo eseguito dalle Guardie giurate del WWF (foto Wwf Italia)
Un controllo eseguito dalle Guardie giurate del WWF (foto Wwf Italia)
L’associazione fornisce i dati sull’attività 2019 delle sue Guardie antibracconaggio. Diminuiscono i cacciatori ma aumenta la gravità delle violazioni, dal porto d’armi abusivo all’abbandono.

 

di Marcello Bartoli

Alcune specie di animali selvatici sono in continuo calo, diminuiscono i cacciatori ma il bracconaggio e le violazioni sulle armi in Toscana non conoscono crisi: sono 22 i cacciatori denunciati all’autorità giudiziaria nel 2019 dalle Guardie Giurate del WWF Italia.
Questo è il dato che emerge da una prima analisi fatta dall’associazione di protezione ambientale sull’attività del Gruppo Guardie Toscana, che operano coordinandosi con le Polizie provinciali e i Carabinieri Forestali.

Fauna protetta abbattuta illegalmente
Fauna protetta abbattuta illegalmente

Abbattimento di specie protette, uso di richiami elettronici vietati, esercizio della caccia senza rispettare l’obbligo prescritto di indossare lenti da vista. Questi, spiega il WWF, sono solo alcuni dei reati più ricorrenti, ma gli aspetti più preoccupanti riguardano l’aumento delle violazioni relative alle armi: uso di armi modificate (senza fermo), abbandono di armi e addirittura porto abusivo di arma da fuoco.

Tra i casi accertati i più gravi riguardano l’uso di armi modificate, talvolta in mano a persone senza porto d’armi, come anche l’abbandono di armi. Tutte violazioni punite dal Codice Penale – fa notare il WWF – e dalla legge 110/75 e s.m. sulle armi.
Qualcuno andava a caccia con le armi cariche a pochissimi metri da strade e abitazioni, una persona addirittura – con il fucile carico e a pochi passi da una strada comunale – senza indossare gli occhiali da vista come prescritto sulla sua licenza di porto di fucile.

Eppure le sanzioni non scherzano, ma questo non sembra scoraggiare chi confida nell’impunità. Nei casi di mancanza del porto d’armi per esempio, oltre alla denuncia penale scattano anche una serie di multe per violazioni sia della legge nazionale che di quella regionale. In soldoni, informa il WWF, sono più di 1.600 euro per ogni singolo accertamento.
Fortunatamente non tutti i cacciatori si comportano così: tra le segnalazioni ricevute dal WWF non mancano quelle fatte dagli stessi cacciatori su comportamenti scorretti di loro colleghi.

Tags