Rondini, rondoni e balestrucci sono specie protette e adottare accorgimenti per la salvaguardia dei nidi è anche un obbligo di legge.
di Iacopo Ricci
FIRENZE – Rondini, rondoni e balestrucci, ma anche piccoli mammiferi volanti come i pipistrelli, da sempre usano le cavità delle mura degli edifici per costruire i loro nidi. Ma il gran fiorire di cantieri, grazie alla legge di Bilancio 2021 che ha rinnovato il bonus per le ristrutturazioni edilizie, rischia di farne strage. A meno che i lavori non vengano eseguiti con le dovute accortezze.
E non si tratta solo del dovuto rispetto per altri esseri viventi, fa presente la Lipu Firenze, ma di un preciso obbligo di legge. Questi migratori che ogni anno dall’Africa percorrono 7.000 chilometri per tornare nello stesso nido sono protetti da norme regionali, nazionali ed europee. Per la precisione, dalla legge n°157/92 (art.21) di recepimento della Direttiva Europea “Uccelli” 2009/147/CE , dalla legge regionale n° 30/2015 (art.79) – e, nel caso di uccisione, dagli articoli 544 bis e ter del Codice Penale.
C’è infine la delibera 345/2009 del Comune di Firenze, la cosiddetta “salva-rondini”, che tutela specificamente i nidi di rondine, balestruccio e rondone e indica divieti e obblighi.
Un tale spiegamento di leggi ha un motivo: negli ultimi 20 anni la presenza di queste specie è diminuita del 40%. Tra le cause anche la progressiva scomparsa dei siti di nidificazione negli edifici: le fessure delle pareti e dei sottotetti, le cavità sotto i coppi tipici dei tetti delle città toscane, le buche pontaie degli edifici storici. Gli edifici moderni di solito sono piatti e lisci e non offrono la necessaria protezione.
Che fare allora quando bisogna ristrutturare casa? “Al momento di avviare il cantiere – spiega Lipu Firenze – è necessario valutare l’esistenza di insediamenti avifaunistici, anche con l’aiuto di personale esperto, in modo da programmare i lavori senza creare danno, in particolare escludendo, come indicato nella delibera “salva rondini”, il periodo della nidificazione. In alternativa si mettano in atto accorgimenti utili a far convivere il cantiere con l’attività di allevamento della prole fino all’involo”.
Per segnalare illeciti ci si può rivolgere alla Polizia Municipale, alla ASL Veterinaria, alle guardie zoofile delle varie associazioni. Per animali feriti o in difficoltà alla Polizia Municipale, ASL Veterinaria e Centri recupero fauna.
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