Protocollo d’intesa tra Regione, Comune e produttori per garantire un ambiente idoneo alla vita degli insetti impollinatori.
LASTRA A SIGNA (Fi) – In Europa è appena partita la campagna Salviamo api e agricoltori di Cittadini Europei (ICE) per raccogliere 1 milione di firme al fine di rendere l’agricoltura più sostenibile. L’obiettivo è chiedere all’Unione Europea norme più severe per l’uso dei pesticidi e l’eliminazione di tutte le sostanze chimiche mortali per le api e gli altri insetti impollinatori come i neonicotinoidi, il glifosato, altri diserbanti e gli insetticidi.
Anche in Toscana si registrano iniziative per prendersi cura delle api e sostenere gli apicoltori, come il protocollo d’intesa che firmeranno Regione Toscana, Comune di Lastra a Signa e Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani (ARPAT) per tutelare insieme la biodiversità, garantire un ambiente urbano e periurbano accogliente e idoneo per la vita delle api e comunicare l’importanza di questo insetto per la nostra vita.
“Sappiamo quanto la sopravvivenza delle api sia minacciata dagli effetti dei cambiamenti climatici in atto che sconvolgono la natura – ha ricordato la vicepresidente della Regione e assessore all’Agroalimentare Stefania Saccardi –. L’ape svolge un insostituibile ruolo di “sentinella” attraverso l’opera continua di monitoraggio ambientale e l’attività di impollinazione delle piante, nostro dovere è tutelarla”.
“Il nostro obiettivo è quello di portare avanti, insieme a Regione e apicoltori, progetti di piantumazione in ambito urbano pubblico e privato d’intesa con le associazioni, le aziende e i cittadini – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente di Lastra a Signa Annamaria Di Giovanni -. Coinvolgeremo la scuola per fare, grazie al contributo dei nostri studenti, di Lastra a Signa un Comune amico degli insetti impollinatori”.
Nel protocollo d’intesa il Comune di Lastra a Signa si impegna a riconoscere l’importanza delle api e dell’apicoltura quale patrimonio condiviso ed essenziale per la tutela della biodiversità, a sostenere lo sviluppo delle attività apistiche come opportunità di lavoro e di inclusione sociale, a incrementare nel verde pubblico cittadino la coltivazione di specie vegetali di importanza nettarifera, a ridurre o eliminare l’uso di biocidi nei trattamenti al verde urbano e a definire un protocollo d’intervento per il recupero degli sciami.
Fonte: Regione Toscana
Aggiungi un commento