Tra le novità del servizio in partenza da settembre anche pane e prodotti da forno preparati con farine di grani antichi.
di Iacopo Ricci
1 settembre 2022
SCANDICCI (Fi) – Le mense scolastiche toscane stanno cambiando pelle e si orientano gradualmente verso un modello di alimentazione più salutare. Prova ne è che nel preparare i bandi degli appalti per il servizio di ristorazione scolastica parecchi Comuni hanno stabilito punteggi aggiuntivi quando vengano forniti prodotti bio, a filiera corta e di alta qualità.
Un bell’esempio viene dal Comune di Scandicci, dove da settembre saranno serviti nelle mense scolastiche più cibi biologici, a filiera corta e da agricoltura sociale e anche pane e prodotti da forno preparati con farine di grani antichi.
Con il rinnovo dell’appalto del servizio di refezione nelle scuole cittadine a Cirfood Società cooperativa da questo settembre è biologico il 100% di: uova, latte, yogurt, la carne omogeneizzata per i nidi, succhi e nettari di frutta che in ogni caso non avranno zuccheri aggiunti. Saranno biologici anche il 50% di frutta, ortaggi, legumi, cereali e carne bovina, il 40% dell’olio extravergine d’oliva, il 33% di pelati, polpa e passata di pomodoro, il 30% di salumi e formaggi.
Oltre a questi prodotti già fissati dal bando nel rispetto dei nuovi Cam (Criteri ambientali minimi) del ministero dell’Ambiente, con il nuovo appalto il gestore si impegna anche alla fornitura aggiuntiva di arance Dop, uva e clementine Igp; orzo perlato, farro perlato, fagioli cannellini, ceci e lenticchie biologici.
Altro punto qualificante del bando è la simbiosi tra mensa e territorio. Per quanto riguarda i prodotti di filiera corta Cirfood fornirà il 100% di frutta, verdura, prodotti lattiero caseari e di carne bovina e avicola disponibili da coltivazioni o allevamenti entro i 200 km di distanza da Scandicci (nel caso di frutta non coltivabile in questo raggio di distanza, come banane e agrumi, la fornitura avviene attraverso piattaforme distributive a meno di 200 km).
Prodotti biologici come patate, zucche, meloni, cavoli, zucchine, caciotte, ricotta e stracchino sono infine prodotti in aziende toscane che praticano l’agricoltura sociale.
Il nuovo servizio dunque non solo rispetta i nuovi CAM per la ristorazione pubblica ma va oltre. In sintesi, il decreto ministeriale che li fissa
pone come linea guida quelle di privilegiare la qualità dei cibi rispetto all’estetica, il rispetto della stagionalità, così come la flessibilità dei menù in base alla disponibilità di prodotto agricolo locale.
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