I progetti attivati da Comuni, associazioni e genitori fanno bene all’ambiente e aiutano a rispettare le norme di sicurezza. Arpat ne ha fatto una mappatura.
Redazione
Si fa un gran parlare di mobilità sostenibile, ma le buone abitudini quanto a spostamenti e trasporti dovrebbero entrare nel nostro agire quotidiano. Il che spesso non è.
Tra le azioni di tutti i giorni c’è quella di accompagnare i figli a scuola. E qui i dati non sono incoraggianti. L’Italia, insieme a Irlanda, Portogallo e San Marino, risulta ai primi posti in Europa per l’uso della macchina nel tragitto casa-scuola (OMS 2018).
Per incoraggiare la mobilità pedonale e ridurre il traffico vicino alle scuole sono nati i progetti Pedibus (o Piedibus) che consentono ai bambini di raggiungere la scuola a piedi accompagnati da volontari. Il servizio può nascere su iniziativa delle scuole o dei comitati dei genitori o ancora dal singolo Comune. Il Pedibus è organizzato come un vero autobus con linee, fermate, orari, autista, controllore e regolamento: “trasporta” i bambini dalla fermata più vicina a casa fino a scuola in modo sicuro, ecologico e salutare.
In Toscana il servizio ha fatto fatica a decollare ma quest’anno si nota una sensibile crescita, come spiega ARPAT che ne ha fatto una mappatura. L’agenzia regionale l’anno scorso aveva registrato solo 13 progetti di questo tipo mentre quest’anno sono raddoppiati, e l’elenco certamente non è esaustivo.
Con la riorganizzazione del trasporto scolastico resa necessaria dalle nuove esigenze di sicurezza sanitaria questi servizi di mobilità alternativa possono costituire una valida alternativa, visto anche che una breve passeggiata all’aria aperta permette di rispettare più facilmente le norme di sicurezza anti-Covid. Senza contare che andare a scuola a piedi fa bene anche all’ambiente.
Provincia Arezzo
Ad Arezzo l’iniziativa è promossa da Fiab – Amici della bici Arezzo e riguarda la scuola Pio Borri.
A Monte San Savino il progetto si svolge in via sperimentale nei mesi di ottobre, maggio e giugno per la Scuola Primaria Magini con due percorsi. L’intenzione, dopo la fase sperimentale, è di espandere il pedibus anche ad altri plessi scolastici del territorio. Il servizio è gratuito.
A San Sepolcro con l’inizio della scuola è ripartito il progetto nato all’interno dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR e condotto dal Comitato Nessunisola, formato da genitori, educatori e insegnanti. Due i percorsi verso le scuole De Amicis e Collodi.
Provincia Firenze
A Bagno a Ripoli il pedibus è attivo alle scuole primarie Marconi di Grassina, Michelet all’Antella e Agnoletti del Padule nel capoluogo. Il servizio, gratuito per gli utenti, è gestito da volontari (mamme, nonni, etc..).
A Barberino di Mugello il progetto, rivolto agli studenti della scuola primaria, è nato dalla volontà della Consulta dei genitori che ha trovato sostegno nell’amministrazione comunale e collaborazione dell’Auser. Per un costo di 5 euro al mese sono offerti due percorsi, sin dall’inizio delle attività scolastiche.
A Borgo San Lorenzo il servizio, curato per conto del comune da Associazione Anteas, in collaborazione con Avis e Fratres, serve l’ingresso alla Dante Alighieri. Sei le linee attive fin dal primo giorno di scuola con 17 volontari impegnati. Il servizio ha un costo di 5 euro mensili.
A Calenzano il servizio è rivolto ai bambini e ai ragazzi delle Scuole Primarie Don Milani, Concetto Marchesi e Anna Frank ed è gestito dai volontari dell’associazione Sale in Zucca e della Pubblica Assistenza.
A Campi Bisenzio per l’anno scolastico 2020/2021 il servizio Pedibus non ha costi ed è gratuito; attualmente è rivolto ai bambini frequentanti la Scuola Primaria Vamba e Don Milani e per la Scuola dell’infanzia Collodi.
Il Comune di Empoli ha avviato il progetto pilota ’Pedi-Best’, in via sperimentale da settembre a dicembre, in collaborazione con l’Associazione Auser Verde Argento. Per questo periodo il servizio è completamente finanziato dal Comune.
L’amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno prevede il servizio sperimentale che consente agli alunni delle primarie San Biagio e Del Puglia di essere accompagnati a scuola al mattino da due adulti che aprono e chiudono la fila.
A Firenze il servizio di pedibus è stato attivato su 13 nuovi percorsi a servizio di altrettante scuole nei 5 quartieri di Firenze: scuola Nencioni (Quartiere 1), le scuole La Pira e Diaz (Quartiere 2), scuola Villani (Quartiere 3), scuole Montagnola e Niccolini (Quartiere 4), scuola Mameli e successivamente i plessi Marconi/Rosai (Quartiere 5).
A Montespertoli il progetto è rivolto agli studenti della scuola primaria Machiavelli per il percorso di sola andata. L’attività è garantita dalla Misericordia con il patrocinio del Comune. Il servizio è gratuito ed è garantito per l’intero anno scolastico.
A San Casciano il servizio viene svolto da diversi anni dall’associazione Auser per conto del Comune. Due i percorsi: Linea 1 San casciano centro – Gentilino, Linea 2 Cerbaia-Mercatale. L’iscrizione copre le spese di assicurazione, la fornitura di gilet alta visibilità ecc..
A San Giovanni Valdarno il servizio è destinato ad alunni della scuola primaria del territorio comunale e, nello specifico, a bambini frequentanti le scuole Primarie Bani e Don Milani-La Pira. Il servizio è gratuito.
Provincia Grosseto
Il comune di Grosseto ha inserito il pedibus nel proprio Piano della mobilità sostenibile.
Provincia Livorno
Il Comune di Livorno ha attivato dal mese di ottobre un servizio di Pedibus verso le scuole Villa Corridi, Dal Borro, Pilo Albertelli, Micali, XI maggio, Natali, Micali di Montenero; 5 le linee individuate. Il progetto terminerà la sua prima fase a dicembre con l’inizio della pausa per le vacanze natalizie. La partecipazione è totalmente gratuita.
Provincia Pisa
A Calcinaia il servizio riguarda la scuola primaria di Fornacette ed è attivo dal primo giorno di scuola sia in andata che al ritorno, grazie ai volontari dell’Auser locale.
A Capannoli il servizio di pedibus è partito in via sperimentale quest’anno scolastico per le scuole primarie.
A Ponsacco il servizio è partito in via sperimentale, per il nuovo anno scolastico, in collaborazione con Associazione Buon Pro e riguarda le scuole Fucini/Mascagni e Giusti.
Provincia Prato
A Prato il progetto, nato all’interno del più ampio progetto Demos – Didattica Inclusiva e Mobilità Sostenibile, coinvolge 10 scuole primarie. Durante il periodo della didattica a distanza, nello scorso anno scolastico, i referenti del progetto hanno mantenuto i rapporti con i genitori, ma soprattutto con i bambini, proponendo una serie di iniziative per riavvicinarli allo spirito del progetto, ovvero la coesione, la sostenibilità e lo sviluppo dell’autonomia dei ragazzi.
L’amministrazione comunale di Montemurlo, con l’obiettivo principale di limitare la presenza dei genitori intorno alle scuole, ridurre gli assembramenti e limitare i rischi di contagio da Covid19, ha avviato una sperimentazione, rivolta alle classi 4 e 5 che inizialmente coinvolgerà solo la scuola elementare Alberto Manzi di Morecci e quindi sarà estesa a tutti gli altri plessi.
Provincia Siena
Il pedibus di Colle val d’Elsa riguarda le scuole elementari Salvetti e Gracciano Buonriposo dell’istituto comprensivo 1 con 4 linee. Conducenti saranno genitori o membri di associazioni di volontariato.
A Poggibonsi il pedibus, promosso dall’amministrazione comunale all’interno del più ampio progetto “Mosaico-Siena”, prevede 6 percorsi che riguardano esclusivamente i bambini e le bambine delle scuole elementari di Poggibonsi e Staggia Senese.
Il servizio è stato istituito anche dal Comune di San Quirico d’Orcia, per un costo di 8 euro corrispondente a due tragitti giornalieri; 5 euro per un unico tragitto di andata o di ritorno; 5 euro per due tragitti giornalieri (dal 2° al 3° figlio dello stesso nucleo familiare); 3 euro per due tragitti giornalieri (oltre il 3° figlio dello stesso nucleo familiare).
A Sarteano il servizio inizia dal mese di ottobre fino al termine dell’anno scolastico ed è rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado attraverso due linee andata e ritorno.
L’elenco come si diceva non è esaustivo. Ma intanto è giusto segnalare le esperienze di Pedibus che ci sono e forse a qualcun altro verrà voglia di replicarle.
Fonte: ARPAT
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