Sesto appuntamento del ciclo “Incontri con la città” organizzato dall’Università di Firenze, domenica 10 marzo nell’Aula magna. Relatore Giovanni Ferrara.
FIRENZE – La ricerca di un motore efficiente e rispettoso dell’ambiente può essere un vero e proprio rompicapo per chi, approfittando anche dell’ecobonus 2019, intenda cambiare auto. Il ventaglio di soluzioni è ampio e non è facile districarsi tra le varie opportunità.
Anche di questo si parlerà nell’incontro “Benzina, diesel, elettrico… di cosa si nutriranno le nostre auto in futuro?” in programma domenica 10 marzo. Relatore Giovanni Ferrara, docente del Dipartimento di Ingegneria industriale (ore 10.30 – Aula magna dell’Università di Firenze, piazza San Marco, 4).
Di cosa si parlerà
Per la salvaguardia della salute, i vari Paesi si mettono d’accordo sui limiti da imporre alle emissioni nocive che devono essere soddisfatti affinché un costruttore possa immettere sul mercato un certo modello di auto (in Europa attualmente sono i limiti espressi dalla Euro 6).
Il processo di combustione dei combustibili fossili libera CO2, un gas clima-alterante co-responsabile del cosiddetto “effetto serra”. Le conseguenze dunque non coinvolgono solo a livello locale chi è più responsabile della sua produzione. Ed facile capire come su questo argomento sia necessaria una convergenza dei vari Paesi del mondo, perché le conseguenze possono diventare devastanti e del tutto indipendenti dai confini.
E’ fondamentale avere consapevolezza di questi problemi non solo perché ognuno di noi può contribuire al benessere del Pianeta a partire dal proprio comportamento quotidiano ma anche e soprattutto perché siamo noi a scegliere chi decide le politiche strategiche che impatteranno sulle generazioni future.
Si tratta del sesto appuntamento del ciclo “Incontri con la città. Leggere il presente per comprendere il futuro”, lezioni domenicali rivolte ai fiorentini, svolte da docenti e ricercatori su argomenti di attualità.
Un’iniziativa con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con Unicoop Firenze e Fondazione Internazionale Menarini.
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