L’azienda cerca un accordo con Ktm, Honda e Yamaha per creare un consorzio e realizzare batterie intercambiabili per motocicli e veicoli leggeri.
PONTEDERA (PI) – L’accelerazione delle immatricolazioni di auto e moto elettriche, dovuta alla grande trasformazione del settore, porterà nel prossimo futuro a una domanda esponenziale di batterie al litio e di conseguenza alla necessità di smaltirle e recuperarle.
Il recupero di litio, cobalto, nichel e manganese diventerà così sempre più strategico.La questione coinvolge i produttori di batterie che, da normativa, sono responsabili per l’intero ciclo di vita del prodotto, compreso il post-consumo (Direttiva 2006/66/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 188/2008).
A questo proposito la Commissione Europea, nell’ambito del Circular Economy Action Plan, ha presentato all’inizio di quest’anno la proposta di un nuovo regolamento che prevede l’introduzione di standard minimi obbligatori di sostenibilità e sicurezza per tutte le batterie immesse sul mercato europeo. Tra gli obiettivi principali c’è quello di evitare, o ridurre al minimo, l’impiego di sostanze inquinanti privilegiando materiali riciclati per la fabbricazione delle nuove celle, a patto che si sviluppi una filiera nazionale ed europea in chiave circolare per il riciclo e il riutilizzo delle batterie.
Nel frattempo il Gruppo Piaggio ha sottoscritto una lettera di intenti con Ktm, Honda e Yamaha per dare vita a un consorzio per lo sviluppo di batterie intercambiabili per motocicli e veicoli elettrici leggeri. Le moto sarebbero dunque realizzate da produttori diversi ma con batterie interscambiabili utili per una sostituzione, un guasto o per estendere il range di una moto. Ampliando la gamma offerta, riducendo i tempi di ricarica e i costi dei veicoli e dell’infrastruttura, i produttori intendono rispondere ai principali timori dei consumatori sulla mobilità elettrica.
Le attività del consorzio inizieranno nel prossimo mese di maggio. Per Michele Colaninno, chief of strategy and product del Gruppo Piaggio “la forte cooperazione tra produttori e istituzioni consentirà al settore di affrontare al meglio le sfide del futuro della mobilità”.
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