Ecosistema

Bando Go Green sulla biodiversità marina: la Regione finanzia 7 progetti

Go green 2018
Tra i selezionati l’Università di Siena, il Parco della Maremma, il comune di Livorno e l’associazione Tartamare. Osservati speciali saranno i mammiferi marini.

 

Sette progetti finanziati su diciassette pervenuti, per un totale di 42mila 200 euro. Con la possibilità di allungare la graduatoria se ci saranno nuove risorse. Si è concluso l’iter del bando regionale “Go Green 2018 Biodiversità Marina” rivolto a progetti di educazione ambientale e comunicazione sulla tutela della biodiversità marina.

Sono stati selezionati quattro soggetti pubblici e tre privati. Nella prima categoria l’Università di Siena dipartimento DSFTA, l’Ente Parco Regionale della Maremma -Alberese, l’Università di Genova dipartimento DISTAV e il Comune di Livorno. I privati sono l’associazione Tartamare Onlus, la Fondazione Mare Oltre Onlus e il Circolo FestambienteLegambiente- Rispescia (GR). Diverse le azioni che saranno messe in campo in tutta la Toscana da qui a novembre, dalle ricerche ai monitoraggi, dall’educazione ambientale alla formazione, in mare, in aula e lungo le coste.

Osservati speciali saranno soprattutto i mammiferi marini come le tartarughe e gli elasmobranchi (squali e mobule). Si deve proprio alla campagna di sensibilizzazione ed educazione ambientale che ha coinvolto le scuole, le associazioni e gli operatori turistici se a giugno è stata segnalata la presenza di un nido di tartaruga marina sulla spiaggia di Rimigliano, a San Vincenzo (LI) riconosciuto dalle tracce lasciate dalle tartarughe sulla sabbia.
Da allora il nido viene monitorato giorno e notte. Ormai mancano pochi giorni alla schiusa delle uova, l’evento è atteso per i primi giorni di agosto.

Questo bando rientra nel Documento operativo del Patrimonio naturalistico – ha commentato l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni – che individua le modalità in base alle quali gestire le aree naturalistiche, in stretta collaborazione con gli enti locali e le associazioni ambientaliste. Sono previsti progetti di tutela e riqualificazione, di formazione e comunicazione ai cittadini, monitoraggio dello stato di conservazione di specie e habitat, proprio con lo scopo di avvicinare questi patrimoni all’uomo e farli entrare nella vita e nel sapere di tutti, perché a tutti noi appartengono e tutti siamo chiamati a salvaguardarli”.

Fonte: Regione Toscana

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