E’ stato il primo Comune della Toscana a proibire il potente erbicida. Il divieto in vigore anche per le aree private, multe per i trasgressori.
di Gabriella Congedo
CARMIGNANO (Po) – Carmignano continuerà a essere “off limits” per il glifosato. Il Comune ha infatti rinnovato per il terzo anno consecutivo l’ordinanza che ne proibisce l’uso su tutto il territorio comunale, aree pubbliche e private, agricole ed extra agricole. L’ordinanza sarà valida fino al 31 dicembre 2019. Sono previste multe per i trasgressori.
Fino al 14 aprile del 2017 – la data in cui è scattato il primo divieto – l’uso di erbicidi era parecchio diffuso nella zona di Carmignano, non solo in agricoltura per combattere le erbe infestanti ma anche nella manutenzione di giardini privati e aree verdi. Tra gli erbicidi più diffusi ci sono quelli contenenti glifosato, un prodotto controverso, che secondo molti studi sarebbe tossico per l’ambiente e nocivo per la salute. Da qui la scelta dell’amministrazione di rinnovare il divieto per un altro anno.
“Siamo stati il primo Comune della Toscana a mettere al bando su tutto il territorio l’uso del potente erbicida chimico Glifosate – spiega il sindaco Edoardo Prestanti – Stiamo ora studiando forme e modalità per eliminare gradualmente tutti i pesticidi potenzialmente nocivi. Contemporaneamente abbiamo aperto un tavolo di discussione con tutti gli agricoltori e le associazioni locali per costruire un percorso di sviluppo economico, agricolo e turistico improntato alla sostenibilità ambientale, alla tutela della salute pubblica e alla promozione di nuove pratiche”.
L’obiettivo è quello di arrivare quanto prima alla nascita del Distretto Biologico di Carmignano “come riconoscimento di un territorio che detiene una delle SAU (superficie agricola utile) biologiche fra le più alte del Montalbano, ma anche per sancire l’avvio di un percorso di sviluppo sostenibile che tenga assieme crescita economica, ambiente e salute” continua Prestanti.
E per rimanere in tema di lotta ai pesticidi, Carmignano è stato anche tra i pionieri di GlifoBee, un progetto per il monitoraggio dei residui di glifosato nelle acque di superficie e nelle api e ha aderito nel novembre 2018 alla Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi.
Aggiungi un commento