Ecosistema

Avvistato uno sciacallo dorato nel Pratese, solo un’aliena normalità?

Avvistato uno sciacallo dorato nel pratese, a causa dei cambiamenti climatici si sta spostando verso il Sud del nostro Paese.

I ricercatori di Natural Oasis: “Probabile che presto questa specie entri a far parte dell’ecosistema regionale”.

 

Redazione

MONTEMURLO (Po) – Anche in Toscana è di attualità il tema delle specie aliene (dette anche “alloctone” o “esotiche”) sia animali che vegetali, ovvero specie introdotte dall’uomo, volontariamente o involontariamente, in zone al di fuori del loro areale originario. La loro espansione può minacciare la biodiversità, causando profondi cambiamenti nei processi biologici, ma può avere anche notevoli impatti socio-economici attraverso danni diretti alla salute o alle attività umane.

Adesso è la volta dello sciacallo dorato (Canis aureus Linnaeus, 1758), che è stato appena avvistato dagli operatori di Natural Oasis e Fondazione Parsec a Cava Volpaie, l’oasi della biodiversità poco sopra l’abitato di Bagnolo. Si tratta di un canide lupino di medie dimensioni diffuso in Europa Sud-Orientale e Centrale, Asia Minore, Medio Oriente e Asia Sud-Orientale. Alcuni esemplari sono stati avvistati nelle vallate prealpine in Friuli Venezia Giulia e in Trentino. A causa dei cambiamenti climatici e della trasformazione dei territori, sempre più urbanizzati, la specie si sta progressivamente spostando verso il sud del nostro Paese.

Lo sciacallo dorato è molto simile al lupo grigio nell’aspetto generale ma ne differisce per la taglia ridotta, il peso inferiore, gli arti più corti, il torace più allungato e la coda più corta. Quando vanno a caccia, gli sciacalli solo raramente costituiscono piccoli gruppi e hanno abitudini alimentari opportunistiche: sono sia predatori che spazzini e durante certe stagioni mangiano tranquillamente rifiuti e vegetali. Gli sciacalli dorati possono essere molto nocivi per le attività umane e possono attaccare animali domestici come tacchini, agnelli, pecore, capre.

Non abbiamo a che fare con un super predatore, scordiamoci l’accostamento con il folcloristico sciacallo o con il coyote americano – spiega Francesco Bacci, ricercatore e fotografo naturalista di Natural Oasis -. L’esemplare potrebbe essere il primo arrivato in Toscana o uno di molti già presenti sul territorio e probabilmente presto questa specie entrerà a far parte dell’ecosistema regionale“.

“Da discarica negli anni Settanta, oggi Cava Volpaie si conferma un’oasi della biodiversità e ospita tante specie animali, dalla martora alle ghiandaie marine, al falco pescatore, alla cicogna nera – aggiunge Alberto Vignoli, assessore all’Ambiente -. Un bell’esempio di come un ambiente degradato possa trovare nuova vita grazie a un accurato lavoro di tutela e questa nuova scoperta ne è la conferma. Grazie alla bonifica, infatti, nella Cava c’è una proliferazione di cavallette e insetti superiore alla norma, che attira numerose specie animali“.

Tags