Approvata all’unanimità dalla Giunta regionale una proposta del M5S per un piano di assunzioni che offra più garanzie di tutela.
Redazione
FIRENZE – E’ stata approvata all’unanimità la proposta di risoluzione del Movimento 5 Stelle, che impegna la Giunta toscana a potenziare la dotazione organica dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Toscana (Arpat) mediante un piano di assunzioni di personale consistente, in modo da permettere all’Agenzia regionale di svolgere i suoi compiti istituzionali di controllo, verifica e monitoraggio in maniera idonea alle crescenti esigenze della regione.
“Questo incremento di organico – sottolineano le consigliere regionali del Movimento 5 stelle Irene Galletti e Silvia Noferi – servirà non solo ad aumentare il numero di controlli ambientali, drasticamente calati negli anni a causa della scarsità di risorse, ma sarà anche fondamentale per affrontare la sfida che ci attende con l’arrivo dei soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“.
L’Arpat si trova in gravi difficoltà a causa della carenza di personale, con una costante e inesorabile riduzione di risorse, in atto ormai da anni, che limita fortemente la capacità di intervento dell’Agenzia. Il quadro è particolarmente critico per tutte le attività di controllo del territorio, di monitoraggio, di supporto tecnico (pareri) e di gestione delle emergenze ambientali con il rischio costante di meno controlli sulle fonti di inquinamento, minore repressione dei reati ambientali, minore approfondimento tecnico per il rilascio delle autorizzazioni ambientali alle aziende e, in definitiva, minore tutela dell’ambiente.
“Una buona attività di prevenzione ambientale – aggiungono le consigliere – si può effettuare solamente attraverso il controllo proattivo del territorio: è questa la chiave per proteggere la salute dell’ambiente e dei cittadini che lo abitano. Ma si può fare solo con un opportuno stanziamento di risorse e un’adeguata dotazione organica, per questo auspichiamo che la Giunta regionale attui al più presto quanto deciso oggi dall’Aula.”
Solo un’Arpat autonoma e con risorse adeguate potrà tornare ad essere un elemento di garanzia forte, autorevole e credibile per la prevenzione ambientale e la tutela della salute, fornendo tutti gli strumenti necessari a prendere le migliori decisioni nell’interesse dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese toscane.
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