Rifiuti e riciclo

Arte: un cavallo di fil di ferro riciclato alto 4 metri donato al Comune di Castelfiorentino

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Davide Dall'Osso al lavoro sulla scultura nel suo atelier (foto Antonio D'Ambrosio)

La scultura è opera dell’artista Davide Dall’Osso, uno dei primi a fare arte “di recupero” in Italia. A maggio la sua mostra diffusa Community.  

 

di Lorenzo Somigli
26 aprile 2023

CASTELFIORENTINO (Fi) – Forza, libertà, tenacia ma anche leggerezza, velocità, rispetto: il cavallo è un simbolo indissolubile, ricorrente nel tempo, in tutte le culture, nel mito e nella storia. E, scavando ancor più a fondo, il cavallo è intrecciato con l’anima umana e anche per questo unisce anche chi è così lontano. “Al cavallo ci lega un sentimento ancestrale: è un retaggio dei nostri avi ed è presente nei nostri geni. Uomini e cavalli hanno condiviso la stessa storia e lo stesso passo per millenni. Oggi non è più così, eppure quando vediamo un cavallo istintivamente ci fermiamo, ci avviciniamo, cerchiamo di entrare in contatto. Esiste empatia fra uomo e cavallo”. Lo spiega l’artista Davide Dall’Osso che ha donato al Comune di Castelfiorentino la scultura “Alzata con forza”.
Proprio il territorio castellano quest’anno ospiterà le opere di Dall’Osso per la quarta edizione della Mostra diffusa intitolata “Community”. Gli “ex-scarti” di Dall’Osso interrogano la comunità sulla sostenibilità dell’attuale modello di vita e di consumo, invitando a pensare diversamente allo scarto e allo scartato.

Il Cavallo, alto circa 4 metri e realizzato per la maggior parte in fili di ferro zincato di diverse dimensioni intrecciato a mano, sarà posizionato alla Pieve santi Ippolito e Biagio. Un invito a visitare la Pieve, dunque, ma anche un messaggio di rinascita per tutta la comunità che con orgoglio e tenacia si è rialzata. Il grande slargo della pieve permette la vista dalla bretella stradale sottostante, la strada moderna e veloce che i cavalli non percorrono più. Chiunque passando vedrà questo cavallo che si alza con forza: questo ‘segno scultoreo’ può essere di auspicio, di forza, di motivazione nell’affrontare una quotidianità oggi così incerta. Insomma, il lascito materiale e culturale del territorio e la modernità dell’infrastruttura che si legano, con il Cavallo, che conserva e parla di un mondo, una velocità, un tempo e una vita diversi dove uomo e animale andavano allo stesso passo.

“Il cavallo – osserva il vicesindaco, Claudia Centi – è sempre stato un animale ricco di fascino e carico di significati. Un animale in cui storia e mito si intrecciano attraverso lo stretto legame che ha sempre avuto con le vicende del genere umano. Ma in quest’opera dell’artista Davide Dall’Osso, che generosamente ha voluto donare al Comune di Castelfiorentino, il richiamo alle infinite potenzialità del recupero e del riciclo, una costante delle sue opere, è davvero molto forte, l’ennesima dimostrazione di come sia possibile realizzare qualcosa di veramente bello con il riutilizzo di un semplice fil di ferro. Un bel messaggio, dunque, anche di educazione ambientale”.

“Un’opera imponente – commenta il sindaco Alessio Falorni – che rappresenta soprattutto un simbolo di libertà e di rinascita, ma anche di forza e determinazione, ovvero ciò di cui abbiamo bisogno per superare il periodo storico difficile e problematico che stiamo vivendo. Ringrazio quindi l’artista Davide Dall’Osso per questo suo dono alla popolazione di Castelfiorentino, un’opera artistica che va a impreziosire il Parco Piovanelli e a riqualificare ulteriormente l’antica Cinta muraria della Pieve, depositaria delle radici storiche della nostra comunità”.

Foto Antonio D'Ambrosio
Foto Antonio D’Ambrosio

 

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