Ecosistema

“Arriva il grande freddo, aiutiamo gli uccelli”: l’appello della Lipu Firenze

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I piccoli abitanti alati rischiano di morire di fame. Per salvarli basta davvero poco: una mangiatoia sul davanzale o in giardino e una ciotola con l’acqua.

 

L’inverno vero sta arrivando, con temperature che si annunciano sotto lo zero. Nella stagione fredda passerotti, pettirossi, merli, cince, codirossi e tutti i piccoli abitanti alati soffrono molto più di altri animali e rischiano di morire di fame, perché il cibo naturale scarseggia e hanno difficoltà a procurarsi i semi e gli insetti che costituiscono il loro cibo quotidiano.
La sezione Lipu di Firenze lancia un appello per salvarli: diamogli da mangiare.

Tutti possono fare qualcosa per aiutarli, raccomanda l’associazione, mettendo del cibo sui davanzali delle finestre, sui balconi, nei giardini e in ogni spazio possibile: biscotti dolci sbriciolati, le briciole del panettone o del pandoro avanzati dalle feste, pezzettini di frutta, noci e noccioline triturate, miscele di semi per granivori e insettivori che si acquistano con pochi euro al supermercato o nei negozi per animali. Tutto va bene per superare il grande freddo.

Mangiatorie a rete (foto da www.lipu.it)
Mangiatorie a rete (foto da www.lipu.it)

L’ideale è installare una mangiatoia in giardino o sul davanzale di casa. Ce ne sono almeno di tre tipi: quelle “aperte”, quelle coperte da un tetto, che tengono lontani i corvi, le tortore e i piccioni, e infine quelle “a rete”, specifiche per cince e picchi muratori. Il menù: fringuelli, verdoni e cardellini preferiscono semi di mais o di girasole. Merli, pettirossi e cince sono ghiottissimi di briciole dolci, senza disdegnare grasso e frutta secca.

E poiché le temperature rigide gelano l’acqua dove di solito gli uccelli si abbeverano, la Lipu consiglia di mettere a disposizione una ciotola con l’acqua: servirà loro, oltre che per bere, anche per bagnarsi, in modo da mantenere il piumaggio in perfette condizioni e assicurarsi l’isolamento termico.
“Sarà un piacere vedere come accorreranno a nutrirsi – dicono dall’associazione – osservare i loro svolazzi attorno alle mangiatoie e questa loro bellezza sarà il migliore dei ringraziamenti”.

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