Luci e ombre della situazione ambientale della Toscana nell’Annuario 2022 dell’agenzia regionale. Aumentano i corsi d’acqua classificati come scarsi o cattivi.
Redazione
15 novembre 2022
In Toscana migliora la qualità dell’aria mentre peggiora lo stato dei fiumi, delle acque sotterranee e di quelle destinate alla potabilizzazione. È quanto emerge dall’Annuario dei dati ambientali 2022 di Arpat – l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana – presentato alcuni giorni fa in Regione.
L’Annuario fornisce un quadro approfondito della situazione dei vari comparti ambientali della Toscana (aria, acqua, mare, suolo, agenti fisici e sistemi produttivi) sulla base di circa 100 indicatori.
La qualità dell’aria
I dati relativi al 2021, fa sapere l’agenzia, danno una situazione complessivamente positiva, ma non mancano alcune criticità per tre inquinanti: PM10, biossido di azoto e ozono, in particolare nella zona del Valdarno pisano, della Piana Lucchese e di Firenze.
L’ozono si conferma un problema. Entrambi i valori obiettivo non sono stati rispettati, rispettivamente, nel 40% delle stazioni per il valore obiettivo per la protezione della popolazione e nel 60% delle stazioni per il valore obiettivo per la protezione della vegetazione.
Fiumi e acque sotterranee
Qui arrivano le dolenti note con una situazione in peggioramento. Nel 2021 solo il 2% dei fiumi toscani monitorati ha raggiunto l’obiettivo di qualità ecologica elevata e il 41% lo stato buono; relativamente allo stato chimico: il 60% è in stato buono e il 40% non buono. Questi dati si riferiscono al triennio 2019-2021 e, sottolinea l’agenzia, “confrontandoli con il triennio precedente (2016-2018) emerge una riduzione dei corsi d’acqua in classe elevata, buona e sufficiente e un aumento del numero dei corsi d’acqua classificati come scarsi e cattivi”.
Nell’ultimo triennio risulta peggiorato anche lo stato delle acque sotterranee (appena il 14% in fascia “buono) e di quelle superficiali destinate alla produzione di acqua potabile.
Il mare e le acque di balneazione
Decisamente migliore lo stato del mare toscano. Nel triennio 2019-2021 Arpat rileva uno stato ecologico elevato/buono per tutti i corpi idrici sottoposti a monitoraggio eccetto quelli di costa del Serchio e costa Albegna che risultano in classe sufficiente.
Lo stato chimico risulta invece “non buono” per tutte le acque costiere della Toscana, in particolare per la presenza di mercurio e difenileteri bromurati in concentrazioni superiori allo standard di qualità ambientale nei pesci e di mercurio, idrocarburi aromatici e tributilstagno nelle acque di alcune zone.
Ottima infine la qualità delle acque di balneazione con il 96% delle aree e quasi il 99% dei km di costa controllati risultati in classe eccellente.
“L’Annuario è uno specchio che ci mostra cosa sta davvero succedendo – ha sottolineato il presidente della Toscana, Eugenio Giani – quale è il reale impatto ambientale della nostra società, cosa dobbiamo davvero fare per ridurre il nostro peso ambientale, proteggendo l’ecosistema”.
Per approfondimenti visualizza l’Annuario dei dati ambientali della Toscana 2022
Aggiungi un commento