Agricoltura

Apicoltura in difficoltà nonostante i fondi assegnati dalla Regione Toscana

fondi-apicoltura-api-Toscana-ambiente

Tra i nemici delle api l’esposizione a pesticidi e metalli pesanti e la Vespa velutina. Assegnati 1 milione e 23 mila euro al settore per il 2025.

 

Redazione
17 marzo 2025

Le api rivestono un ruolo fondamentale ma sono in declino. Quasi il 90% delle piante selvatiche con fiore dipendono dall’impollinazione animale, l’80% delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo richiede l’impollinazione da parte di api domestiche e selvatiche, vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati. Si tratta di un vero e proprio esercito con oltre 20.000 specie di animali che insieme garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale.

Gli insetti impollinatori hanno bisogno di ecosistemi liberi da veleni e diversificati con la presenza di siepi, alberate, fasce tampone con fiori nettariferi, stagni, per alimentarsi e completare il ciclo riproduttivo. Tra i fattori che incidono sulla loro moria, e quindi sulla biodiversità, ci sono alcuni acari parassiti, l’esposizione ai pesticidi e gli eventi meteorologici estremi. In alcuni campioni di polline si è riscontrata la presenza di metalli pesanti come piombo, rame e cadmio.

Tra i nemici si sono aggiunte negli ultimi anni diverse specie di calabroni, in particolare la Vespa velutina nigrithorax, una specie che uccide le api direttamente nell’alveare e minaccia il futuro dei 7.000 apicoltori toscani e dei loro 140.000 alveari. Senza contare che può essere pericolosa anche per l’uomo. In Europa è stata avvistata per la prima volta in Francia nel 2004, dal 2012 è presente anche in Italia, arrivata in Liguria dal confine francese, e dal 2017 in Toscana.

Nei giorni scorsi, comunque, sono stati tutti assegnati tutti i fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana per il 2025 per sostenere l’apicoltura e le associazioni apistiche che svolgono formazione. Si tratta di un 1 milione e 23 mila euro così ripartiti:

500.000 euro sono destinati agli interventi strutturali in apicoltura: lotta ai parassiti e alle malattie; ripopolamento del patrimonio apistico; razionalizzazione della transumanza; acquisto di attrezzature e sistemi di gestione.
523.000 euro sono assegnati alle associazioni apistiche maggiormente rappresentative in Toscana per sostenere interventi di formazione, assistenza tecnica, lotta alle malattie e promozione.

Con 122 domande finanziate ad oggi siamo riusciti a finanziare il 94% delle domande ammesse in istruttoria – ha detto la vicepresidente e assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi -. Saranno in ogni caso richiesti ulteriori fondi al Ministero per finanziare ogni singola in modo dare il massimo supporto agli operatori del settore, considerata la difficile congiuntura causata da cicli meteorologici irregolari e anomalie di mercato”. A mettere in crisi gli apicoltori toscani c’è anche da considerare l’invasione di miele straniero, +16% secondo i dati di Coldiretti Toscana.