Agricoltura Appuntamenti

Antiche varietà: ad Alberese la mostra mercato del Coltivatore Custode

Vitello-maremmano
Dal 13 al 15 settembre al Granaio Lorenese nella Tenuta di Alberese (Gr). Un’occasione per conoscere le varietà autoctone e i contadini che le stanno salvando dall’estinzione.

 

ALBERESE (Gr) – Promuovere il rilancio nel sistema produttivo delle varietà autoctone e a rischio estinzione: è l’obiettivo della “Terza mostra mercato del Coltivatore Custode e dell’agrobiodiversità” che aprirà i battenti domani 13 settembre nella tenuta di Alberese, al Granaio Lorenese, fino a domenica 15.

La mostra mercato, organizzata da Terre Regionali toscane, vedrà la presenza di alcuni custodi che esporranno e venderanno i prodotti appartenenti al patrimonio genetico autoctono regionale. La Banca regionale del Germoplasma allestirà anche una mostra pomologica di frutti antichi della Garfagnana e del Casentino.

La visita alla “Mostra Mercato del Coltivatore Custode” è libera e gratuita così come alcuni eventi collaterali che l’accompagneranno, come la dimostrazione pratica del lavoro tradizionale dei Butteri con sbrancamento della mandria di bovini e doma del puledro (sabato 14 alle ore 10), il racconto della storia e delle origini della tenuta di Alberese (sabato 14 alle ore 19); o, ancora, la visita della Selleria, con focus sulle tecniche di allevamento dei cavalli allo stato brado e dei bovini di razza maremmana (domenica 15). E poi incontri, seminari e un concerto jazz.

Sono oltre 753 su un totale di 879 le varietà autoctone di frutta, ortaggi, cereali, foraggi e di razze animali che rischiavano di scomparire e che sono state mantenute in vita grazie al sistema di salvaguardia dell’agrobiodiversità agricola della Regione Toscana (legge regionale 64/2004) basato sull’azione dei Coltivatori Custodi e sulla ‘Banca del Germoplasma’. Oggi ci sono quasi 200 coltivatori custodi impegnati nel mantenimento in purezza di queste varietà, mentre sono ormai 9 in Toscana le Banche del Germoplasma, dove se ne garantisce la conservazione.

“La salvaguardia delle varietà autoctone – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi – è uno dei fondamenti delle nostre politiche agricole. Proteggere dal rischio di estinzione questo patrimonio di biodiversità è un elemento irrinunciabile della nostra strategia mirata a garantire l’identità di un territorio, la sua cultura rurale, il lavoro degli agricoltori che ci vivono e delle loro comunità. Ma oggi fondamentale è anche l’impegno a reimmettere queste varietà, o almeno alcune di queste, in un circuito produttivo”.

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