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Anno nuovo, tanti gli obiettivi di Legambiente per la Maremma

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Meno plastica e più pulizia di litorali e fondali ma anche più cura dei fiumi, lo sviluppo di un biodistretto e la chiusura definitiva dell’inceneritore di Scarlino.

 

di Legambiente Festambiente

Nel 2020 sarà necessario continuare a ridurre la quantità di plastica nei nostri mari e sulle nostre coste che sono sempre più invase dai rifiuti anche attraverso le delibere plastic free che ci auguriamo vengano adottate da tutti i Comuni d’Italia. Inoltre sarà fondamentale proseguire con le mobilitazioni di massa finalizzate alla pulizia dei litorali e dei fondali. Non solo: il Governo centrale si dovrà impegnare fortemente per la legge “Salva mare” allo scopo di consentire ai pescatori di dare il proprio contributo a questa grande battaglia per il futuro.

Più cura dei fiumi: nel 2020 si dovranno accendere ancora di più i riflettori sui corsi d’acqua, Ombrone ed Albegna in primis. Bisognerà dare seguito a una manutenzione scrupolosa del reticolo idrografico e mettere in sicurezza i piccoli bacini collinari per prevenire le emergenze alluvionali e il dissesto.

Quello che sta per iniziare dovrà essere l’anno della svolta per l’agricoltura e il turismo sostenibile. Pur essendo vero che molto è stato fatto è fondamentale continuare con decisione in questa direzione, consentendo alla sostenibilità di diventare l’asse portante dello sviluppo della Maremma. Rendere l’intera zona un biodistretto basato sull’agroecologia e una destinazione turistica sostenibile significa intercettare un segmento di mercato in rapida e costante crescita, generando benefici sia per l’economia che per l’ambiente.

Nel 2020 la sostenibilità dovrà essere una costante non solo nei grandi eventi ma anche nelle sagre e nelle iniziative a livello locale. L’auspicio è che tutti i Comuni maremmani si adoperino per regolamentare la messa al bando della plastica in tali contesti, puntando esclusivamente sul plastic free e sul km 0.

Il prossimo anno dovrà sancire anche la chiusura definitiva dell’inceneritore di Scarlino. Così facendo, si avrà davvero la possibilità di contare su una ripartenza in chiave green. Allo stesso tempo, dovrà essere registrata una forte spinta nella raccolta differenziata per alzarne ulteriormente in modo significativo la percentuale.

Con il nuovo anno dovrà arrivare anche un nuovo impulso alle azioni di tutela della fascia dunale, costiera e pinetata sempre più minacciata da fenomeni atmosferici estremi e dagli incendi. In tal senso, sarà fondamentale da una parte potenziare la salvaguardia di queste zone e dall’altra sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica.

L’aumento delle zone 30 e delle aree Ztl a Grosseto deve essere non solo un auspicio ma una priorità per l’agenda 2020 degli amministratori. Sarà pertanto necessario puntare in maniera più incisiva sul trasporto pubblico e sul potenziamento della rete ferroviaria oltre che su un aumento di piste ciclabili e colonnine elettriche. Tutto ciò per rendere la mobilità cittadina e maremmana  sempre più green e sostenibile.

Il nuovo anno dovrà portare con sé anche un nuovo impulso per il sistema delle riserve naturali della Maremma per evitarne l’abbandono e la mancanza di gestione. Ciò potrà avvenire attraverso percorsi specifici che dovranno vedere protagonisti il Parco della Maremma, quello dell’Arcipelago toscano e il Parco delle Colline metallifere allo scopo di creare una narrazione collettiva di una Maremma sempre più attenta alla conservazione della natura.

Nel 2020 sarà fondamentale realizzare finalmente il distretto dell’economia civile in Maremma in modo da coniugare sviluppo e occupazione all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, non dimenticando di sostenere in ogni modo e con ogni mezzo le fasce sociali più deboli.

Con l’anno nuovo sarà necessario approvare definitivamente un progetto per la messa in sicurezza e l’adeguamento dell’Aurelia. Non solo: entro l’anno si dovrà procedere con l’apertura dei cantieri nei tratti più pericolosi a due corsie come quello di Capalbio.

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