La scelta del governo olandese di ridurre i limiti di velocità ci insegna che ecologia ed economia possono andare a braccetto.
di Francesco Fiorentini
Sin da quando mi sono trasferito in Olanda, nel 2017, sono rimasto affascinato dalle strade e autostrade olandesi. Certo, la morfologia del terreno aiuta molto la viabilità di una nazione; i Paesi Bassi sono prevalentemente pianeggianti ma, a differenza di quelle italiane, le strade olandesi sono quasi sempre ben mantenute. Se a questo aggiungiamo che le autostrade olandesi sono molto larghe, a volte anche con 5/6 corsie per senso di marcia, e gratuite, viene da pensare di essere nel paradiso degli automobilisti.
Limiti per fasce orarie
Una peculiarità delle autostrade olandesi sono i limiti di velocità suddivisi per fasce orarie. Spesso ci imbatteremo in cartelli che limitano la nostra velocitáà in base all’ora di percorrenza. Generalmente sono due le fasce orarie: dalle 6 alle 19, in cui la velocità viene ridotta, e dalle 19 alle 6, in cui possiamo guidare alla massima velocità consentita. Ovviamente questo viene fatto soltanto in alcuni tratti autostradali, i píù trafficati, per cercare di limitare gli incidenti dovuti all’alta velocità.
Come in Italia, fino a tutto il 2019 il limite massimo di velocità nelle autostrade era fissato a 130 km/h. Da lì in poi però questo limite é stato rivisto al ribasso. Dal 16 marzo 2020 la velocità massima consentita é stata abbassata a 100 km/h su tutta la rete autostradale. Come da tradizione prettamente olandese, sono però rimaste le fasce orarie: 100 km/h dalle 6 alle 19 e 130 o 120 km/h, a seconda dei tratti, dalle 19 alle 6.
Riduzione dell’inquinamento
Per quale ragione il governo Rutte ha deciso di imporre questi nuovi limiti? La ragione principale é la riduzione dell’inquinamento causato dai NOx, gli ossidi di azoto che si producono come sottoprodotti della combustione del motore delle auto. Ovviamente, in classico stile olandese, c’è sempre una componente economica legata alle scelte verdi del governo. In questo caso i Paesi Bassi non rispettavano una disposizione comunitaria in materia di protezione dell’ambiente e dell’abbattimento delle emissioni e avrebbero rischiato di dover bloccare investimenti miliardari in opere pubbliche, che avrebbero aggravato l’eco-bilancio e inciso negativamente sull’occupazione.
La decisione non é stata accolta favorevolmente: “Un passo spregevole, che non piace a nessuno, ma che serve a un interesse più grande”, questo il commento di un politico dell’opposizione. Abbassando i limiti di inquinamento in alcune aree è stato possibile aumentarli in altri settori, come quelli edilizio e delle infrastrutture e non bloccare cantieri già avviati.
Rispetto dei limiti
Il governo, a quasi due anni dall’introduzione della normativa, si é detto sorpreso di come i cittadini rispettino il limite di velocità imposto. Personalmente ritengo il popolo olandese dotato di un elevato senso civico e quindi non ho mai dubitato del contrario. Certo che viaggiando a 100 km/h in una strada a 6 corsie per marcia con una macchina moderna sembra di stare fermi, ma il governo olandese ci insegna che ecologia ed economia possono andare a braccetto! Forse, in questo caso, qualcosa da imparare c’è…
Francesco Fiorentini – Lavora in Olanda come IT Business Partner in un’azienda farmaceutica belga-olandese. Dal 2018 abita ad Haarlem, una provincia del Noord-Holland a pochi chilometri di distanza da Amsterdam. Appassionato di computer e oggetti vintage, dirige una rivista gratuita dedicata al retrocomputing, RetroMagazine World . Nonostante questo e una bimba piccola che monopolizza il resto del suo tempo libero, ha deciso di raccontarvi le differenze principali tra Italia e Olanda in tema di ambiente ed ecosostenibilità.
Bravo Francesco!
Se possibile, sarebbe interessante anche conoscere le differenze, se ci sono, nei gusti musicali tra l’Italia e l’Olanda.