Vietata la sperimentazione e l’installazione di impianti sul territorio comunale. Il primo cittadino: “Abbiamo applicato il principio di precauzione sancito dall’UE”.
PISTOIA – Pochi giorni dopo l’incontro con i comitati (leggi qui l’articolo) ieri Pistoia ha fatto il grande passo e si è unita al drappello degli oltre 400 Comuni italiani che hanno detto “no” al 5G. Il Comune infatti ha vietato, con un’ordinanza, la sperimentazione e l’installazione sul territorio comunale di impianti con tecnologia 5G.
La sigla vuol dire “quinta generazione” di tecnologie per la telefonia e la trasmissione dati mobile. Il suo scopo è rendere questa trasmissione fino a venti volte più veloce rispetto al 4G. Mancano però al momento studi preliminari sulla valutazione del rischio sanitario per le persone e per l’ecosistema.
“Applicando il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea – informa una nota del Comune di Pistoia – l’amministrazione comunale “vieta a chiunque di sperimentare e installare impianti con tecnologia 5G nonché di modificare gli impianti esistenti finalizzati alla trasmissione con tecnologia 5G, in attesa di provvedimenti da parte degli organismi competenti, anche sulla base di dati scientifici più aggiornati”.
«Si tratta di una questione di salute pubblica per cui entra in campo il principio di precauzione – ha spiegato il sindaco Alessandro Tomasi -. Per questo ringrazio i comitati per aver preso contatti con l’amministrazione al fine di illustrare i possibili rischi che questo tipo di nuova tecnologia potrebbe comportare. Governare certi fenomeni dovrebbe poter essere sempre sotto il controllo dei Comuni poiché la sicurezza del territorio è responsabilità del primo cittadino”.
Il provvedimento appena adottato dall’amministrazione comunale è dettato, dunque, dalla mancanza di riscontri da parte della comunità scientifica sulle potenziali ripercussioni del 5G sulla salute umana. Nel dubbio, e per prevenire qualsiasi rischio per la popolazione, si è deciso di impedire, al momento, qualsiasi tipo di sperimentazione sul territorio comunale, in attesa che gli organi competenti abbiano modo di valutare preventivamente l’impatto dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici indotti da questa nuova tecnologia.
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