Il Comune del Valdarno ha fatto il grande passo. Il divieto scatterà il 15 febbraio e sarà valido fino al 31 dicembre 2020. Multe salate per i trasgressori.
di Gabriella Congedo
LORO CIUFFENNA (Ar) – Loro Ciuffenna ha fatto il grande passo e ha detto “basta” al Glifosate. Un’ordinanza firmata dal sindaco Moreno Botti proibisce l’impiego e lo spandimento di diserbanti contenenti Glifosate su tutto il territorio comunale nelle aree pubbliche e private, agricole ed extra agricole.
Il divieto scatterà il 15 febbraio e sarà valido fino al 31 dicembre 2020. Per i trasgressori multe fino a 500 euro, con possibilità di sanzioni aggiuntive da 5.000 a 20.000 euro nei casi più gravi.
Il suggestivo borgo del Valdarno aretino va così a ingrossare la pattuglia dei Comuni italiani (ancora poche decine in verità) che hanno deciso di liberarsi dell’erbicida più diffuso, mettendo al primo posto la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Del Glifosate, spiega l’ordinanza, si fa largo uso nel territorio comunale, sia in agricoltura che nella cura dei giardini privati. La misura si è resa necessaria “per attuare a livello locale una nuova e più incisiva strategia di prevenzione del rischio di inquinamento, in grado di arginare i dannosi utilizzi di prodotti potenzialmente pericolosi per l’ambiente, per il territorio e per la comunità su di esso insediata”.
Tra i rischi derivanti dall’uso di Glifosate c’è quello, gravissimo, di inquinamento della falda idro potabile; a questo bisogna aggiungere la possibilità nient’affatto remota di un effetto cancerogeno sull’uomo. L’ordinanza cita il rapporto della IARC, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel 2015 dopo approfonditi studi ha classificato il principio attivo Glifosate come “probabile cancerogeno per l’uomo”.
L’ordinanza che bandisce il Glifosate è la logica conseguenza di un percorso iniziato da Loro Ciuffenna nel 2018 con l’adesione alla campagna europea “Città libere da pesticidi” e proseguito nel marzo 2019 con l’ingresso nella rete Organic Cities Network Europe, che ha tra i suoi obiettivi la tutela del territorio e lo sviluppo di pratiche a sostegno delle colture biologiche e biodinamiche: pratiche che ovviamente non prevedono l’uso dei diserbanti chimici, né tantomeno del Glifosate.
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