La Toscana si dota di un nuovo strumento. Tempi più rapidi e stime più oggettive. Paolo Sarti (gruppo Sì- Toscana a sinistra): “Continua a mancare un piano regionale dell’amianto”
Un algoritmo per valutare lo stato di conservazione delle coperture in cemento amianto (il famigerato eternit) e del contesto in cui sono ubicate. Il Consiglio regionale approva la deliberazione per dotarsi di ‘Amleto’, questo il nome dell’algoritmo che sarà utilizzato per ottenere “un omogeneo e adeguato strumento di valutazione dei manufatti in cemento amianto e delle conseguenti azioni da adottare”.
L’atto passa a larga maggioranza, con l’astensione del gruppo Lega Nord. ‘Amleto’ è un algoritmo basato su un modello bidimensionale che ha lo scopo di fornire uno strumento operativo, di facile applicazione, per ricavare indicazioni sul comportamento da tenere nei confronti di materiali in cemento amianto ‘a vista’, valutarne lo stato di conservazione e il contesto.
L’algoritmo si dimostra particolarmente utile per la definizione delle azioni, sia il monitoraggio che la bonifica, che devono essere intraprese. “L’algoritmo – spiega Stefano Scaramelli , presidente della commissione Sanità – aiuta anche a valutare l’eventuale rischio sismico e facilita l’attivazione, da parte di Comuni, Asl e Arpat, delle procedure per la rimozione dell’amianto”.
Voto favorevole è venuto in aula da Paolo Sarti per il gruppo Sì-Toscana a sinistra, che tuttavia ci tiene a precisare: “L’algoritmo è stato testato, risulta essere il migliore, ma in Toscana continua a mancare un Piano regionale dell’amianto. L’Arpat ci dice che ci sono circa 800 edifici pubblici, 100 impianti industriali, 50 impianti dismessi contaminati: una bomba a orologeria che ha bisogno di una risposta strutturata”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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