Ecosistema

All’Isola d’Elba nate 58 tartarughe marine, sono le prime di quest’anno in Toscana

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Immagine d'archivio

Il nido si è schiuso nella notte tra il 5 e il 6 agosto sulla spiaggetta di Galenzana sotto gli occhi dei volontari di Legambiente. Ora si attendono le altre schiuse.

 

di Iacopo Ricci
7 agosto 2023 

ISOLA D’ELBA (Li) – Si è schiuso all’Isola d’Elba il primo nido della Toscana e ne sono uscite 58 piccole tartarughe marine. È accaduto sulla spiaggia di Galenzana, nel Comune di Campo dell’Elba. Nella notte tra il 5 e il 6 agosto 54 tartarughine un po’ per volta hanno fatto capolino dal nido sotto gli occhi dei volontari di Legambiente e si sono dirette zampettando verso il mare. Altre 4 sono uscite la notte successiva, tra il 6 e il 7 agosto.

Questo nido è il primo scoperto nel 2023 su una spiaggia toscana nonché il primo dei sei individuati all’Isola d’Elba in quest’estate da record: Galenzana, Marciana Marina, La Foce, Fetovaia, Lacona e l’Innamorata.

Erano giorni che alcuni volontari facevano turni di sorveglianza h 24 in attesa che dal nido scavato nella notte del 15 giugno nell’appartata spiaggetta di Galenzana nascessero i piccoli. Ma dopo il grosso temporale della notte tra il 4 e il 5 agosto le speranze che nella sabbia si aprisse il piccolo buco a imbuto erano poche. E invece alle 23,25 del 5 agosto 51 piccole tartarughe marine Caretta caretta sono emerse improvvisamente dal nido sciamando sulla sabbia illuminata dalle luci rosse – che a differenza di quella bianca non disturba e attrae le tartarughe – e si sono precipitate in mare seguendo la pista preparata nei giorni scorsi.
Poco dopo, alle 1,55 del 6 agosto, dal nido ha fatto faticosamente capolino un’altra tartarughina, poi seguita da altre due che sono scomparse come le altre nel mare nero illuminato dalla luna.

Stesso copione per le altre quattro nate nella notte tra il 6 e il 7 agosto: una prima uscita intorno alle 23, l’ultima alle due della notte. I volontari sono riusciti a misurarle e hanno verificato che le tartarughine di Galenzana sono lunghe circa 6-7 centimetri. Minuscoli e coraggiosi esseri che escono dalla sabbia di una notte di agosto, in un’appartata spiaggia di un’isola affollata di turisti, per andare chissà dove guidate dalla luna e dalle stelle.

Ora i volontari di Legambiente – in accordo con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e il progetto europeo LIFE Turtlenest che vede la partecipazione di ARPAT e Università di Pisa e Siena – continueranno a vigilare sul nido di Galenzana e le tartarughine per una settimana circa, poi i ricercatori di ARPAT, Istituto Zooprofilattico e Università scaveranno il nido per contare le uova schiuse e quelle non schiuse, scovare le possibili tartarughine “pigre” e quelle che purtroppo non ce l’hanno fatta.

Chi volesse dare una mano e partecipare a un’esperienza ambientale e scientifica può contattare legambientearcipelago@gmail.com – 340 7113722

Il nido di Galenzana inizia a schiudersi (foto Legambiente Arcipelago Toscano)
Il nido di Galenzana inizia a schiudersi (foto Legambiente Arcipelago Toscano)

 

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