Un team di ricercatori aiuterà la società bianconera a quantificare – e a ridurre – le sue emissioni di carbonio.
Redazione
PISA – Due mondi in apparenza lontani, la ricerca scientifica e il calcio, hanno trovato un terreno comune: la lotta per ridurre le emissioni di gas serra. Ed è questo l’obiettivo di un’inedita alleanza tra Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Juventus.
Primo, misurare le emissioni
La storia ha inizio dal Laboratorio SuM – Sustainability Management dell’Istituto di Management della Sant’Anna, dove opera un gruppo di ricerca impegnato a unire il mondo dello sport, in particolare del calcio, e della sostenibilità ambientale. È questo gruppo che aiuterà la società bianconera a quantificare le sue emissioni di carbonio di Scope 3 con metodi scientifici e consolidati, sulla base della sua ventennale esperienza nello studio delle cosiddette “impronte ambientali”.
Le tappe del progetto
Nella prima fase del progetto saranno analizzate tutte le possibili fonti di emissioni connesse alle attività di Juventus (allenamenti, partite, gestione dello stadio e così via) mentre la seconda fase stabilirà una specifica metodologia per la classificazione e il calcolo delle emissioni indirette (come gli approvvigionamenti o l’accoglienza del pubblico), il tutto secondo le linee guida internazionali per la contabilizzazione dei gas serra.
L’Istituto di Management della Sant’Anna ha già esperienza nell’applicazione agli eventi sportivi della “carbon footprint” poichè lavora da tempo al progetto europeo Life TACKLE, focalizzato sulla gestione ambientale del calcio professionistico e sullo sviluppo di azioni per la sostenibilità di questo settore tipo la gestione dei rifiuti, la mobilità dei supporters, i consumi energetici originati dalle partite e la gestione degli stadi.
Sport e sostenibilità, binomio possibile
Fin dai primi passi del progetto Life TACKLE Juventus è stato nel 2019 uno dei club “pionieri” mettendo a disposizione la propria esperienza sullo sviluppo di buone pratiche ambientali applicate alla gestione dei match, degli allenamenti e delle strutture sportive connesse, incluso l’Allianz Stadium. Adesso, con l’accordo appena stipulato, si punta a un salto di qualità.
“Nella lotta al cambiamento climatico occorre mobilitare tutti i settori della collettività – spiega Fabio Iraldo, docente co-direttore del laboratorio SuM Sustainability Management – Per la grande influenza che esercitano sulla società e sulle diverse generazioni lo sport, e il calcio in particolare, rappresentano una leva strategica per sviluppare azioni di riduzione dell’effetto serra di formidabile efficacia”.
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