Attualità Ecosistema

Allarme per la Pineta del Tombolo: «Così rischia di scomparire»

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Le associazioni ecologiste e culturali contro il Piano regionale Antincendi boschivi: “Previsti tagli dell’85 per cento del litorale boscato”. Inviata una diffida.

 

Pubblichiamo in forma integrale il comunicato congiunto di un gruppo di associazioni ecologiste e culturali contro le previsioni del Piano regionale Antincendi boschivi, con particolare riguardo al destino della Pineta del Tombolo (3.562 ettari complessivi) nel Grossetano.

GROSSETO – La Regione Toscana, con le deliberazioni di Giunta regionale n. 355 del 18 marzo 1999 e n. 456 dell’1 aprile 2019, ha approvato il Piano specifico di Prevenzione AIB per il comprensorio territoriale delle pinete litoranee di Grosseto e Castiglione della Pescaia, predisposto dalla società D.R.E.A.M. Italia.
Gli interventi pubblici e privati previsti dal piano beneficiano dei fondi comunitari del Programma di sviluppo rurale FEASR 2014-2020 – sottomisura 8.3 “Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici” – annualità 2018 (dotazione complessiva euro 2.000.000,00).

Però, gli interventi previsti non convincono per nulla.
Infatti, la loro realizzazione cambierebbe radicalmente le caratteristiche della Pineta del Tombolo (3.562 ettari complessivi): sono previsti pesanti tagli boschivi nelle pinete litoranee (l’85% del litorale boscato) con la finalità di prevenire gli incendi, comprensivi, fra l’altro, di fasce parafuoco larghe ben 50 metri in zone pinetate e 20 metri per ogni lato di sede stradale, eliminazione di copertura boschiva e arbustiva in talune “aree strategiche” (mantenimento di soli 120 esemplari di Pinus per ettaro e solo il 20% della macchia, eliminazione della copertura arbustiva (macchia mediterranea) nelle aree di bosco urbano pinetato.

Nemmeno convince la dichiarata presenza del Matsucoccus feytaudi, la Cocciniglia del Pino marittimo, parassita comunque affrontabile con gli adeguati trattamenti fitosanitari o con la sostituzione degli esemplari malati.

Da più parti si segnala il prossimo inizio dei tagli boschivi, ma numerose associazioni ecologiste e culturali non sono rimaste con le mani in mano.
ISDE – Medici per l’Ambiente, LIPU – BirdLife Italia, Comitato Parchi nazionali italiani e Riserve analoghe, Coordinamento delle associazioni e comitati ambientali della Provincia di Grosseto, Gruppo Unitario per le Foreste Italiane (GUFI), Associazione per i Diritti dei Cittadini (ADIC), WWF, Gruppo “Salviamo le Pinete!”, Associazione per la Tutela degli Uccelli rapaci e dei loro Ambienti (ALTURA), Italia Nostra, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato (1 maggio 2019) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, nonché diffida a non avviare i tagli boschivi per evitare quello che allo stato appare un vero e proprio scempio annunciato.

Sono stati coinvolti i ministeri dell’Ambiente (Ministro e Direzione generale per la protezione della natura e del mare) e per i Beni e Attività Culturali (ministro, direzione generale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena), la Regione Toscana, l’Unione dei Comuni Montani delle Colline Metallifere, i Comuni di Grosseto e di Castiglione della Pescaia, i Carabinieri Forestali e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, mentre sono state informate la Commissione europea e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto.

Il piano non risulta esser stato assoggettato alla preventiva e vincolante procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), né risultano rilasciate le necessarie autorizzazioni paesaggistiche.
Inoltre, nel periodo primaverile ed estivo sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.,).

La Pineta del Tombolo interessa i siti di importanza comunitaria/zona di protezione speciale (SIC/ZPS) Tombolo da Marina di Grosseto a Castiglione della Pescaia (codice IT51A0012), Diaccia Botrona (codice IT51A0011), Punta Ala e Isolotto dello Sparviero (codice IT51A0007), ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora e n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica.

L’intera area, oltre che con il vincolo idrogeologico (regio decreto legge n. 3267/1923 e s.m.i.), è tutelata anche con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e rientra, inoltre, nel Piano di indirizzo territoriale (P.I.T.) con valenza di piano paesaggistico, approvato nel 2015 (ambito n. 24 “Costa Grossetana”), con destinazione di salvaguardia e conservazione.

Le associazioni ecologiste e culturali chiedono il deciso intervento dei Ministeri competenti per la difesa della Pineta del Tombolo e un sussulto di buon senso da parte della Regione Toscana e degli enti locali interessati per la profonda revisione di un piano antincendio che sembra dettato più dall’interesse a far legna che a un’autentica difesa di boschi e macchia mediterranea.

ISDE – Medici per l’Ambiente – Prov. Grosseto, LIPU – BirdLife Italia – Prov. Grosseto, Comitato Parchi nazionali italiani e Riserve analoghe, Coordinamento delle Associazioni e Comitati ambientali della Provincia di Grosseto, Gruppo Unitario per le Foreste Italiane (GUFI), Associazione per i Diritti dei Cittadini (ADIC) – Prov. Grosseto, WWF Provincia di Grosseto ODV, Gruppo “Salviamo le Pinete!”, Associazione per la Tutela degli Uccelli rapaci e dei loro Ambienti (ALTURA), Italia Nostra, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.

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