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Alla scoperta delle farfalle di Fiesole, un bioblitz con i ricercatori dell’Università di Firenze

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Euphydryas maturna liebele (foto Università di Firenze)

“La farfalla che visse cent’anni”: domenica 7 luglio un’escursione da Fiesole a Poggio Pratone alla ricerca di quali farfalle vivono con noi da un secolo e oltre. 

 

Redazione
2 luglio 2024

FIESOLE (Fi) – Un bioblitz a due passi da Firenze in compagnia dei ricercatori dell’Università di Firenze per scoprire quali farfalle vivono con noi da un secolo e oltre. E comprendere come sia cambiata la biodiversità.
Cambiamenti climatici, riduzione degli habitat naturali, invasioni di specie aliene e uso di pesticidi sono le principali minacce per gli insetti impollinatori, alcuni dei quali sono a rischio estinzione.

In questa prospettiva si inserisce l’attività di citizen science del progetto di divulgazione scientifica URBeauty, vincitore del bando Unifi Extra dell’Università di Firenze, in programma domenica 7 luglio. La proposta, rivolta alla cittadinanza, è di osservare il maggior numero di farfalle nel tratto da Fiesole a Poggio Pratone. La rilevazione aiuterà a comprendere come sia cambiata la biodiversità nell’ultimo secolo intorno a Firenze (ritrovo ore 9.30 Piazza Mino, Fiesole).

Un bioblitz è un’attività di scienza dei cittadini (citizen science) aperta a tutti in cui scienziati e membri della comunità lavorano fianco a fianco per trovare e identificare il maggior numero possibile di specie viventi in natura. È importante perché permette di raccogliere dati su larga scala promuovendo nuove forme di collaborazione tra cittadini e scienziati che possono condurre a nuove scoperte.

«L’osservazione e la raccolta dati sul campo sono fondamentali – spiega Leonardo Dapporto, ricercatore di Zoologia e referente del progetto URBeauty – ma è solo grazie a vecchie pubblicazioni e collezioni che possiamo operare un raffronto e registrare le trasformazioni in corso. A Firenze possiamo contare sulla documentazione presente a “La Specola” – Museo di Storia Naturale e in particolare sulla collezione di uno dei più importanti studiosi di farfalle, Roger Verity, vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, che contiene una “fotografia” sulla biodiversità dell’epoca».
Secondo Dapporto proprio Firenze, grazie a Verity, ad altri studiosi e all’attività di ricerca in corso può diventare un modello di studio “ed è per questo che ci auguriamo di coinvolgere tante persone in quest’attività”.

La partecipazione è gratuita ma è necessario registrarsi a questo link

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