Attualità Olistica

Alice Project, scuola zen, entra nelle classi di Barberino e Tavarnelle

Valentino Giacomin riceve il Premio Incontro tra i Popoli al Tignano Festival 2018 (Foto Tignano Festival)
Valentino Giacomin riceve il Premio Incontro tra i Popoli al Tignano Festival 2018 (Foto Tignano Festival)
Primo esempio in Italia. Valentino Giacomin, fondatore del progetto, ha creato una classe sperimentale per insegnare il metodo a una settantina di docenti.

 

BARBERINO – TAVARNELLE (Fi) – La scuola zen che previene il bullismo si traduce in realtà nelle scuole di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. La sperimentazione, condotta dal maestro e giornalista Valentino Giacomin, fondatore del metodo rivoluzionario Alice Project, ha avuto successo e già dal prossimo settembre l’Istituto comprensivo Don Milani ne introdurrà alcuni aspetti in diverse classi di vario ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria.

La meditazione, il canto corale, lo yoga e altri strumenti per potenziare le capacità cognitive, sviluppare concentrazione e disciplina negli studenti sono i temi che hanno affascinato maggiormente i 70 docenti coinvolti nella settimana di formazione.

L’Istituto comprensivo di Barberino e Tavarnelle è la prima scuola pubblica in Italia ad accogliere il progetto Alice Project.  La sperimentazione, oltre ai settanta insegnanti, ha coinvolto attivamente una decina di bambini delle elementari, attraverso i quali il maestro ha simulato una vera e propria classe Alice Project ed esposto il complesso di strumenti e metodologie, applicati direttamente ai bambini.

Il progetto
Alice Project è centrato su una visione educativa che sostituisce il nozionismo con la costruzione di ponti tra culture e lingue diverse, in bilico tra Oriente e Occidente. Alle materie convenzionali, come italiano, matematica, geografia, storia, inglese, affianca e integra filosofia, meditazione, yoga, agricoltura, educazione alla spiritualità. I bambini osservano per qualche minuto la luce di una candela per rafforzare concentrazione e attenzione, leggono parole ed espressioni per poi ripeterle a occhi chiusi al contrario, anche in inglese, per stimolare le capacità di apprendimento, praticano meditazione per conoscere il pensiero e sviluppare consapevolezza, imparano matematica attraverso l’accensione di un’originale sequenza di lampadine.

Il metodo pedagogico è fondato sul concetto di unità tra mente e corpo e indica un percorso educativo, alternativo a quello convenzionale, che pone al centro l’analisi della sfera emotiva e psicologica dei bambini. L’intento è quello di aiutare i bambini a conoscere se stessi fornendo gli strumenti per una crescita equilibrata, in armonia con gli altri.

Dopo aver lasciato l’Italia nel 1986, Giacomin si trasferisce in India e inizia a sperimentare il metodo a Sarnath, Bodh Gaya e Arunachal Pradesh. Tanti i riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni. Tra i titoli più prestigiosi, quello di Cavaliere della Solidarietà conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2007, e il sostegno del Dalai Lama.