Dal 23 gennaio al 6 giugno un ciclo di conferenze e film per riflettere sugli enigmi dell’esistenza. Con al fondo una domanda: perché il pensiero extraoccidentale è sempre stato escluso dal “sapere”?
FIRENZE – Parte il 23 gennaio, dalle ore 18:30, una nuova e importante rassegna al Cinema Odeon: One World University, Incontri tra Oriente e Occidente. Si tratta di un ciclo di sette conferenze e altrettanti film a cura di Gloria Germani, in collaborazione con la One World University di Kerala, India.
Oggi assistiamo al dominio globale della modernità occidentale sorta verso la fine del Settecento. Sette incontri, ognuno dedicato a un tema specifico: libertà, corpomente, filosofia, Io, maschilefemminile, il tempo. I temi saranno messi a confronto con concezioni spesso diverse, elaborate e vissute in Oriente, in particolare in India. La profonda estraneità di questi concetti e terminologie può aiutarci ad accostarci in maniera nuova agli enigmi della vita e dell’esistenza?
“Per quanto sembri inconcepibile alla ragione comune, voi e tutti gli altri esseri coscienti in quanto tali siete un tutt’uno” – scriveva il fisico Premio Nobel Erwin Schrödinger. Recentemente il celebre fisico italiano Carlo Rovelli – riferendosi a Nagarjuna – ha dichiarato che “Il pensiero filosofico indiano sembra fornirci gli strumenti concettuali per comprendere le scoperte della fisica quantistica”. Questo ciclo di incontri è pensato per spingere alla riflessione e porre domande su questi nuovi orizzonti e sul perché il pensiero extraoccidentale è sempre stato escluso dal “sapere”.
Il primo incontro il 23 gennaio alle ore 18:30: libertà ≠ liberazione – mukti. La libertà in Occidente è il vessillo dei tempi moderni; in India, viceversa, ciò che è ricercato è la liberazione. Quale cambiamento di prospettiva di vita questo comporta? Intervengono: Amadio Bianchi e Diego Manzi.
Seguirà alle ore 21:00 il film “Samadhi: The Illusion of Self”, diretto da Daniel Smith (Canada/Usa, 2017, 90′). Samādhi è un antica parola sanscrita che indica l’unione tra il proprio sé e l’energia cosmica. I saggi e i risvegliati di tante tradizioni orientali hanno imparato che questa strada passa dalla rinuncia a identificarsi con un ego. Su questo punto confluiscono anche le moderne scoperte della fisica quantistica.
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