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Al Parco mediceo di Pratolino una giornata di ecologia integrale nel segno di papa Francesco

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Foto Città metropolitana di Firenze

Come stiamo costruendo il futuro del Pianeta? Sabato 12 aprile gli esperti dialogheranno con il pubblico passeggiando nel parco. Aperto a tutti. 

 

Redazione
10 aprile 2025

evento PratolinoPRATOLINO (Fi) – Forse è la prima volta che istituzioni civili e scientifiche si incontrano con i movimenti ecclesiali ispirati alla Laudato Si’ di papa Francesco. Accadrà sabato 12 aprile al Parco Mediceo di Pratolino che ospiterà a partire dalle ore 10 i “Dialoghi sulla Terra e sul Creato – L’ecologia integrale al tempo della crisi climatica”.

L’evento, a partecipazione libera, è organizzato da ARPAT in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze, Coordinamento Toscano Circoli Laudato si’ e Conservatorio Luigi Cherubini e costituisce la tappa toscana del progetto Filo verde per un Giubileo sostenibile”  promosso dal Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA).
Un invito a un dialogo aperto sui temi dell’ecologia integrale e sul modo in cui si sta costruendo il futuro del Pianeta facendosi guidare in questo percorso dall’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e in particolare dalla citazione “L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti“.
Durante la passeggiata che si snoderà su un percorso a tappe di circa 700 metri nel Parco mediceo i partecipanti potranno ascoltare e dialogare con esperte ed esperti che commenteranno brani del magistero di Papa Francesco approfondendo temi relativi alla “cura della Casa Comune” sia dal punto di vista laico e scientifico che etico-religioso.

A dialogare con il pubblico saranno Francesco Ferrini e suor Costanza Pagliai (Custodire le piazze, i giardini, le strade e le scuole: curarsene con amore); Laura Magi ed Emanuela Chiang (Ambiente: diritto umano universale); Giannozzo Pucci e fra Matteo Brena (L’agri-cultura è salvaguardia dell’Umano).
Accompagneranno la passeggiata musicisti del Conservatorio Luigi Cherubini.

La vicinanza del mondo religioso e del mondo scientifico sui temi dell’unitarietà del creato, quindi di una Terra unica che vede insieme uomini, piante, animali, acqua, sole, terra – commenta il direttore generale di ARPAT Pietro Rubelliniè una visione che già negli anni ’80 proponeva il modello Gaia di James Lovelock: un’unitarietà di destino del creato che deve essere preservato per la salute di tutti”.

Maggiori dettagli sul programma della mattinata a questo link.

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