Via libera dalla Giunta al regolamento di attuazione della legge regionale 20/2023 che definisce requisiti e modalità per lo svolgimento delle attività.
Redazione
3 gennaio 2025
L’Agricoltura sociale, prevista dalla legge 141/2015, riguarda un insieme di attività esercitate dagli imprenditori agricoli e dalle cooperative sociali: inserimento di lavoratori con disabilità, svantaggiati e minori; azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità per l‘inclusione sociale; prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative; progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche.
Con una delibera presentata dalla vicepresidente e assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi la Giunta regionale ha approvato il regolamento di attuazione della legge regionale 20/2023 che detta disposizioni in materia di agricoltura sociale in Toscana. “E’ un settore a cui guardiamo con molta attenzione perché riguarda lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati – afferma Stefania Saccardi – ma anche di rifugiati e migranti, di soggetti affidati in prova ai servizi sociali, di soggetti condannati alla pena di lavoro di pubblica utilità e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale, compresi i giovani né occupati, né inseriti in un percorso di istruzione o formazione, i cosiddetti Neet”.
Con il regolamento vengono definiti quali requisiti e modalità occorrono per lo svolgimento delle attività, quali sono le competenze formative e professionali necessarie per l’iscrizione nell’elenco degli operatori di agricoltura sociale, lo schema tipo di relazione da inserire nella Dichiarazione Unica Aziendale (DUA), i documenti a corredo della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), i limiti per l’idoneità della cucina, le modalità per l’esercizio anche contestuale delle attività di agricoltura sociale con le altre attività agricole, nonché l’utilizzo del contrassegno da parte degli operatori.
Il regolamento disciplina anche le prestazioni e i servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive cognitive dei soggetti interessati, anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione e l’utilizzo delle piante.
Aggiungi un commento