Mentre si annuncia l’inizio dei lavori per fine anno i sindaci di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio rinnovano una serie di osservazioni al nuovo masterplan.
di Marcello Bartoli
27 giugno 2024
FIRENZE – La nuova pista dell’aeroporto di Firenze continua ad alimentare pareri discordanti. All’inizio del mese il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, al termine di un incontro con i vertici di Toscana Aeroporti e in particolare con l’amministratore delegato Roberto Naldi, ha dato per certa la partenza dei lavori a fine 2024 mentre per la fine degli interventi si dovrebbe attendere giugno 2027: “Il Vespucci sarà oggetto d’interventi per circa 500 milioni, di cui 150 da finanziamento pubblico, con la documentazione Via e Vas che è già stata consegnata per l’approvazione definitiva di Enac e la determinazione del Mit”.
Sinistra Italiana, assieme ai sindaci di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio Lorenzo Falchi e Andrea Tagliaferri, confermano invece il proprio netto no all’ampliamento dell’aeroporto fiorentino di Peretola con una serie di osservazioni al nuovo masterplan firmato da Enac e controfirmato da Toscana Aeroporti.
Intanto lo studio Rafael Viñoly Architects ha presentato i rendering di un progetto avveniristico: un vigneto di quasi 8 ettari sul tetto del terminal aeroportuale, 38 filari di vigneti produttivi che dovrebbero contribuire alla valutazione di sostenibilità LEED Platinum. Questo non è bastato a convincere gli ambientalisti che reputano invece questo progetto un’operazione di facciata per confondere le idee circa gli impatti ambientali della nuova pista.
Oggi il Comune di Calenzano ha ribadito la propria contrarietà con il sindaco Giuseppe Carovani che tuona: “Ci si metta una pietra sopra, una volta per tutte, e si cominci finalmente a lavorare per l’attuazione del Parco agricolo della Piana”. Il Comune ha presentato nei giorni scorsi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica le proprie osservazioni, esprimendo nuovamente parere contrario al progetto. In sintesi, i documenti progettuali – si legge nelle osservazioni – hanno completamente trascurato e non hanno preso in considerazione gli effetti, gli impatti e le interferenze che il progetto ha su un’area più vasta, che include anche il comune di Calenzano, in termini di salute, ambiente, sicurezza, sistema di mobilità di area.
Tra le problematiche rilevate nel Masterplan dell’ampliamento c’è la mancata previsione della creazione del Parco della Piana, presente negli strumenti di pianificazione territoriale di Calenzano e Sesto Fiorentino: un’area che costituirebbe un vero e proprio serbatoio di biodiversità e contrasto ai cambiamenti climatici. Inoltre si sottolinea che riguardo alle opere di mitigazione non sono state prese in considerazione le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato.
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