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Addio merendine a scuola. A Bagno a Ripoli lo spuntino è di qualità e a Km 0

Personale SIAF, l'azienda che gestisce il servizio refezione del Comune
Personale SIAF, l'azienda che gestisce il servizio refezione del Comune
Il progetto Snack revolution si è esteso anche alla scuola media del capoluogo. E dai corridoi sono già scomparse le macchinette con le merendine confezionate. 

 

BAGNO A RIPOLI (Fi) – La classica merenda di metà mattina nelle scuole di Bagno a Ripoli cambia pelle e diventa di qualità e a Km 0. Snack revolution, il progetto per dire addio alle merendine delle macchinette in favore di uno spuntino preparato con prodotti di filiera corta da Siaf, la società del servizio refezione del Comune, dopo essere partito con successo alla scuola media Redi si estende adesso anche alla scuola media Granacci.

Dal 27 gennaio gli alunni durante la ricreazione possono gustare una merenda preparata lo stesso giorno con ingredienti forniti da produttori locali. Ogni giorno della settimana è prevista una diversa merenda e il “menù” cambierà una volta al mese sulla base dei suggerimenti che Siaf richiederà direttamente ai ragazzi attraverso i loro rappresentanti di classe.

In questo momento, per esempio, nei menù scelti dagli studenti ci sono: pizza margherita (due volte a settimana), torta salata con cosciotto cotto e formaggio, con pasta sfoglia fatta con burro senza conservanti e cosciotto di maiale cotto senza conservanti; croissant al cacao del Madagascar; panino con prosciutto crudo di Parma. Le basi per la pizza, le schiacciate e i panini sono preparate da un forno di Rufina con grani antichi di “Spighe Toscane” coltivati nel territorio di Bagno a Ripoli.

Per scegliere e pagare la merenda agli studenti (o meglio ai loro genitori) basteranno pochi clic sullo smartphone grazie alla App “Snack Revolution”, che si scarica gratuitamente su Google Play e su Apple Store. Si compila un modulo per chiedere l’adesione al progetto, dopo di che si può accedere all’applicazione, prenotare e pagare la merenda (1,50 euro a spuntino).
“Dopo l’esperimento alla Redi – dichiarano il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla Scuola Francesco Pignotti – siamo felici di estendere il progetto anche alla Granacci. L’idea piace ai ragazzi e piace anche all’ambiente: non solo gli studenti possono godere di merende più sane pagando direttamente con lo smartphone, ma con Snack revolution eliminiamo le macchinette e gli imballaggi di plastica superflui”.

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