Presentata una mozione in Consiglio regionale per vietare i fitofarmaci nelle aree vicine ai punti di approvvigionamento dell’acqua potabile.
Troppi veleni nelle acque toscane. Per vietare l’uso di pesticidi nelle zone prossime ai punti di approvvigionamento dell’acqua potabile, Sì-Toscana a Sinistra ha presentato una mozione in Consiglio regionale.
“Si tratta di tutelare le acque destinate al consumo umano – spiegano in una nota i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti – vietando l’utilizzo dei prodotti fitosanitari all’interno delle ‘aree di salvaguardia’, ossia le zone circostanti ai punti di approvvigionamento dell’acqua destinata all’uso potabile”.
I consiglieri invitano a invertire la rotta e a puntare senza esitazioni sull’agricoltura biologica, l’unica in crescita nonostante la scarsità di finanziamenti. “ARPAT ha certificato che in più del 90% dei corpi idrici superficiali monitorati sono presenti fitofarmaci – continuano Fattori e Sarti – e vi è un incremento superiore al 100% di stazioni con campioni di pesticidi non conformi allo standard di qualità ambientale, soprattutto a causa dell’erbicida Glifosate, la sostanza attiva più venduta in Toscana dopo lo zolfo”.
Nell’immediato, il problema è quello di neutralizzare gli effetti del famoso PUFF, il decreto di Giunta sull’uso di fitosanitari e fertilizzanti emanato quest’estate che a giudizio di Sarti e Fattori, ma anche secondo gran parte del mondo ambientalista, renderebbe di fatto più esteso, anziché ridurre, l’impiego di questi prodotti.
“Siamo grati alla dottoressa Patrizia Gentilini, fra le massime esperte del settore – aggiungono i consiglieri – e all’ISDE – Medici per l’Ambiente per avere scoperto e denunciato la bomba nascosta fra le pieghe degli allegati di un pericoloso decreto estivo della Giunta regionale. Di fatto il Piano per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti – PUFF permette ora l’utilizzo di ben 29 tipi di pesticidi, Glifosate compreso, anche in zone limitrofe alle captazioni di acque sotterranee. Questo contraddice persino ciò che la stessa Regione aveva recentemente deliberato sul divieto di uso del glifosato proprio nelle aree di salvaguardia, a seguito della nostra mozione approvata dal Consiglio regionale”.
“Non vogliamo che i Toscani siano avvelenati a norma di legge – concludono Fattori e Sarti – per questo chiediamo una rapida discussione della nostra mozione in modo che il Puff sia rivisto e modificato prima della sua entrata in vigore”.
Aggiungi un commento