Con il progetto ‘La via dell’acqua’ il Comune riapre 14 fonti sorgive. Obiettivo: incentivare l’uso di acqua di sorgente riducendo il ricorso alla plastica.
di Gabriella Congedo
CAPANNORI (Lu) – “Chiare, freschi e dolci acque” cantava il Petrarca. E cosa c’è di più fresco, dolce e puro dell’acqua di sorgente? I vecchi fontanili che la erogano sono un patrimonio prezioso, strettamente legato alla storia e alle tradizioni di ogni comunità. Ma ne sono rimasti pochi, e quei pochi sono assediati dal degrado e dalla mancanza di manutenzione.
Il Comune di Capannori ha scelto di prendersene cura e di restituirli alla cittadinanza. Nasce così La Via dell’acqua, una rete composta da 14 fonti sorgive collocate nelle zone collinari a nord e a sud del territorio. Un percorso creato per incentivare l’uso di acqua di sorgente e valorizzare un bene comune prezioso.
Su alcune di queste fonti i lavori di manutenzione straordinaria sono già terminati. Prossimo obiettivo è il ripristino della fonte ‘Lo scacco’ a Segromigno in Monte, che da tempo non eroga più acqua in modo corretto. Il Comune ha incaricato una ditta di verificare quali sono gli interventi necessari per renderla di nuovo funzionante per poi dare il via ai lavori di ripristino.
“Le fonti sorgive sono una vera ricchezza per il nostro territorio – dice l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro – perché consentono ai cittadini di approvvigionarsi gratuitamente di acqua di qualità e hanno un’importante valenza anche dal punto di vista ambientale, permettendo di utilizzare recipienti di vetro e ridurre il ricorso alla plastica. Stiamo lavorando per individuare altre fonti sorgive che possano entrare a far parte di questo percorso”.
E proprio le fonti della ‘Via dell’acqua’, insieme ai fontanelli pubblici, saranno protagoniste nei prossimi mesi di una campagna per disincentivare l’uso di bottiglie di plastica in favore di recipienti lavabili e riutilizzabili come il vetro. Il Comune installerà bacheche informative presso le fonti e organizzerà giornate ecologiche per la distribuzione a costi agevolati di recipienti di vetro ai cittadini mentre un altro progetto prevede di aumentare il numero di erogatori dell’acqua negli spazi pubblici.
“Con il percorso della ‘Via dell’acqua’ abbiamo la possibilità di accedere ad acqua di qualità a chilometro zero – prosegue l’assessore Del Chiaro – ma è importante anche approvvigionarsi in modo corretto evitando di usare recipienti di plastica che, oltre a essere meno ecocompatibili, peggiorano le proprietà della buona acqua erogata”.
Non per nulla Capannori è la capitale italiana della strategia Rifiuti Zero e della battaglia alla plastica ha fatto una delle sue bandiere. Va in questa direzione anche il progetto ‘Ecobar’ promosso dal Comune in collaborazione con il Centro di Ricerca Rifiuti Zero e il gestore dei rifiuti Ascit rivolto a bar, pasticcerie e gelaterie del territorio.
Potranno fregiarsi della qualifica di Ecobar gli esercizi commerciali che adotteranno una serie di accortezze per sollecitare i clienti a differenziare correttamente i rifiuti e limitare l’impiego di contenitori ‘usa e getta’. Si parla di bidoncini separati al posto dei cestini generici per i rifiuti e contenitori ecologici e compostabili per alimenti e bevande al posto di quelli di plastica o di altri materiali ‘usa e getta’. Oltre alla qualifica c’è anche un premio: i bar che aderiranno al progetto a partire dal 1° gennaio 2021 avranno uno sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa dei rifiuti.
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